Martedì l'ultimo saluto a Claudio Bonfanti, uomo di valore. Ultima vittima di Tangentopoli
Si terranno martedì alle 15 nella parrocchia di Redona i funerali di Claudio Bonfanti. Martedi mattina sarà possibile salutarlo nella sua abitazione in via Maroncelli 5, sempre a Redona.
Claudio Bonfanti è stato uno degli uomini politici più in gamba della Bergamasca, apparteneva al Partito Socialista di Craxi e Martelli. Era diventato assessore regionale ai trasporti e poi presidente del Consiglio regionale. È stato l’apice della sua carriera, prima che lo tsunami di Tangentopoli si abbattesse sul mondo politico, spazzando via un’intera classe dirigente. Colpendo anche lui, che in seguito a quei fatti cadde in una depressione dalla quale tuttavia era riuscito ad emergere. Non tornò in politica, ma si impegnò seriamente nel sociale.
Bonfanti è morto mercoledì 19 agosto, ha lasciato i tre figli, Leonardo, Giordano, Ilaria, la compagna Mirosa, la sorella Luisa e il fratello Maurizio. Ha detto Maurizio, pittore molto apprezzato: «Claudio credeva nel sociale, in maniera profonda. Credeva nella possibilità di mettere insieme tante realtà, anche produttive, per il bene comune. Il volontariato era diventato il suo mondo: me lo ricordo quando consegnava pranzi e cene alle persone anziane, bisognose. Mi mancherà tanto».
Claudio Bonfanti aveva 73 anni, era presidente dell’associazione Amici di Areté, la cooperativa agricola di Torre Boldone che si occupa di reinserimento di ex detenuti e persone con handicap e pure guidava il Biodistretto dell’agricoltura sociale di Bergamo. Il covid-19 si era portato via la mamma anziana, che abitava sotto di lui, a marzo. Lui stesso si era ammalato, ma in forma lieve. Ma il lutto e il lockdown hanno riaperto il baratro della depressione, lo hanno condotto a un gesto di autolesionismo. Claudio è stato portato in ospedale quasi quattro mesi fa e da allora è stato curato e una speranza era rimasta accesa, ma alla fine ha dovuto cedere.