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Martinengo, i deliri della donna che ha ucciso il marito: pensava che lui cospirasse contro la figlia

La mattina Menghetti era stata portata in ospedale perché impossibile da controllare. Dimessa, a casa ha commesso l'omicidio

Martinengo, i deliri della donna che ha ucciso il marito: pensava che lui cospirasse contro la figlia
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Inizia ad avere contorni più chiari la vicenda dell'omicidio di Diego Rota, 55 anni, da parte della moglie Caryl Menghetti, 46. La giornata di giovedì 25 gennaio, la stessa che si è conclusa nel modo più tragico, si era aperta alle 9.15 con una pattuglia dei carabinieri e un'automedica raggiunte da un'ambulanza della Croce rossa in via Cascina Lombarda a Martinengo, davanti alla villetta dei coniugi. Erano lì per Menghetti, in preda ai deliri.

I problemi da tempo

La donna, che gestiva il chiosco del parco Suardi di Bergamo, aveva iniziato ad accusare problemi psichiatrici dopo la gravidanza (ora la figlia ha 5 anni), tanto che tre anni fa era stata costretta a un trattamento sanitario obbligatorio. Giovedì un'ulteriore crisi aveva portato i familiari, compresi i genitori della donna che si erano trasferiti nella stessa villetta di Martinengo proprio per starle vicino, a chiamare l'ambulanza. Menghetti era stata portata quindi al Pronto Soccorso di Treviglio, dove era stata visitata da uno psichiatra.

I deliri contro il coniuge

Secondo quanto riportato dal Corriere Bergamo, nella struttura, diversi tra i presenti hanno sentito i suoi propositi estremi nei confronti del coniuge. In particolare, la donna lo riteneva appartenere a un'organizzazione mondiale che prende di mira i bambini. Tuttavia, lo psichiatra l'ha presto dimessa con un trattamento farmacologico. Poche ore dopo, l'omicidio.

Interpellata sempre dal Corriere Bergamo, l'Asst Bergamo Ovest, a cui fa capo l'ospedale, ha rilasciato solo un «no comment», alla luce delle indagini in corso.

L'allarme della sorella

Una volta a casa, Menghetti sembrava calma, ma quando il marito si è avvicinato alla camera della figlia che dormiva, lei gli si è avventata contro con un coltello, colpendolo con almeno una ventina di fendenti. Ha poi videochiamato la sorella, senza dirle niente di quanto successo, ma quest'ultima ha notato le macchie di sangue. A quel punto, è partito l'allarme. La donna si è lasciata arrestare senza opporre resistenza.

I rilievi

I rilievi, coordinati dal pm Laura Cocucci, sono andati avanti in questi giorni, ma non hanno fatto emergere maltrattamenti in famiglia. Secondo la prima ricostruzione, non vi erano criticità nel rapporto di coppia, come è stato testimoniato a L'Eco di Bergamo dal fratello della vittima, che ricorda le cene passate insieme in tranquillità.

Chi era Diego Rota

Diego Rota e Caryl Menghetti

«La mia passione è sempre stata quella del fai da te. Ho cominciato facendo il fabbro ma è nel legno, un materiale caldo e vivo, che ho trovato il modo ideale per esprimermi», è la descrizione che compare su R.D. Design, l'azienda avviata dalla vittima. La quale si descriveva così: «Sono un perfezionista ed una persona dinamica. Le mie conoscenze e le mie abilità in questo settore mi permettono di entrare in simbiosi con il cliente per capirne le esigenze e realizzare i mobili su misura dei loro sogni».

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