Mattarella telefona ancora a Gori. Hanno parlato dei timori sul futuro
È la terza volta in circa un mese che i due si sentono. Ma dopo il momento della grave crisi sanitaria, ora il sindaco s'è detto ottimista da quel lato, ma preoccupato per i risvolti economici dei prossimi mesi
A distanza di oltre un mese da quella prima telefonata, il presidente della Repubblica Sergio Mattarella, nel pomeriggio di giovedì 23 aprile, ha chiamato nuovamente il sindaco Giorgio Gori per farsi aggiornare sulla situazione di Bergamo, tornando così a manifestare una particolare attenzione per la nostra città e per i bergamaschi.
Gori e Mattarella, in realtà, nell'ultimo mese si erano già sentiti telefonicamente in altre due occasioni, nei giorni più critici dell’emergenza sanitaria dovuta all’epidemia Covid-19. Questa volta, fortunatamente, il sindaco ha potuto invece condividere con il presidente della Repubblica l’ottimismo per il miglioramento della situazione negli ospedali e per la netta riduzione del numero dei decessi dovuti al virus. Al tempo stesso, Gori ci ha tenuto a rappresentare la preoccupazione per le difficoltà sociali ed economiche che con ogni probabilità caratterizzeranno i prossimi mesi, a cui si lega la richiesta che il Governo rivolga un particolare sostegno alla nostra provincia e alle altre più colpite dall’epidemia.
Il Sindaco ha rappresentato a Mattarella il desiderio che la ripresa delle attività, a partire da quelle lavorative, possa avvenire in condizione di sicurezza per i lavoratori e per i cittadini, e che dal Governo arrivino quindi a breve indicazioni chiare sulle modalità e sulle prescrizioni che necessariamente dovranno accompagnare la riapertura annunciata per il 4 maggio. Il presidente Mattarella, che era stato invitato a Bergamo per assistere il 4 settembre al concerto di ufficiale riapertura del Donizetti, ha detto a Gori che spera di poter tornare quanto prima a visitare nuovamente la nostra città.