l'operazione della Finanza

Maxi sequestro a Torre Boldone contro l'ndrangheta: confiscati 5 immobili

L'azione si è svolta nell’ambito di un’operazione più ampia delle Fiamme Gialle di Roma. Sequestrati beni dal valore complessivo di oltre 2 milioni di euro

Maxi sequestro a Torre Boldone contro l'ndrangheta: confiscati 5 immobili
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Maxi sequestro della Guardia di Finanza a Torre Boldone, nell’ambito di un’operazione della Finanza di Roma, durante la quale sono stati sequestrati 5 immobili appartenenti a imprenditori ritenuti essere vicini al clan Mancuso, di Vibo Valentia. Il provvedimento è stato emesso su richiesta della direzione distrettuale antimafia della procura della repubblica di Roma a seguito di approfondimenti condotti sulla situazione patrimoniale di Luigi Ferruccio Bevilacqua, definito dai collaboratori di giustizia come usuraio e riciclatore legato alla cosca dell’ndrangheta.

I beni messi sotto sequestro, riconducibili a Bevilacqua, ai suoi figli Renato e Alessandro e a due imprenditori, superano i 2 milioni di euro e comprendono: 9 abitazioni tra Roma e Torre Boldone, 14 lingotti d’oro per un peso complessivo di circa 5 chilogrammi, 4 veicoli e disponibilità finanziarie. Luigi Ferruccio Bevilacqua, deceduto nel 2018, era stato arrestato nel 2015 dai militari della Finanza nel durante l’operazione Hydra. I reati che gli sono stati contestati erano quelli di usura, intestazione fittizia di beni ed esercizio abusivo dell’attività finanziaria.

Pur essendosi trasferito nel 2009 dalla Calabria a Roma per scontare l’obbligo di dimora, l’uomo sveva proseguito le proprie attività illecite. I guadagni venivano reinvestiti in bar, ristoranti, pescherie e rivendite di orologi intestati a prestanome.

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