la polemica politica

Medici e specializzandi esclusi dal bonus Covid, la Lega parte all'attacco

Nel corso della discussione alla Camera del decreto Rilancio sono stati lasciati fuori (di fatto) dal premio i medici extramoenia e i medici in formazione, per una platea di oltre 2mila persone in Lombardia

Medici e specializzandi esclusi dal bonus Covid, la Lega parte all'attacco
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E’ polemica riguardo l’esclusione dei professionisti extramoenia e degli specializzandi dal bonus Covid-19, il premio una tantum destinato ai medici e agli operatori sanitari. E la Lega parte all’attacco: «è una vergogna, una vigliaccata della maggioranza nei confronti dei medici che hanno lavorato con turni massacranti in un’emergenza senza precedenti», ha tuonato il deputato del Carroccio Daniele Belotti, attaccando PD e Movimento 5 Stelle.

Come riporta Corriere Bergamo, durante la discussione del decreto Rilancio alla Camera l’emendamento a firma della leghista Silvana Comaroli è stato modificato, ponendo un tetto di massimo 2mila euro al premio ed escludendo di fatto i medici extramoenia e i medici in formazione, per una platea di oltre 2mila persone in Lombardia.

«La proposta della Lega avrebbe aumentato le risorse per tutti i professionisti, senza distinzioni – prosegue Belotti – proporremo una modifica al testo nel corso della discussione in Senato, oppure toccherà ancora una volta alla Regione tamponare gli sgambetti romani. La Lombardia ha pagato il prezzo più alto. I medici hanno lavorato dieci volte tanto rispetto ai colleghi di altre regioni e province. La Regione ha riconosciuto il loro impegno, ci si aspettava lo stesso dal Governo che, invece, ha uniformato il premio, spalmandolo su tutta Italia».

La replica del PD è stata affidata a un messaggio pubblicato su Facebook dalla deputata bergamasca Elena Carnevali. «È un groviglio di norme contrattuali dei contratti collettivi di lavoro, di leggi nazionali e regionali. La pronta disponibilità, i turni notturni, festivi, la reperibilità sono riconosciute a tutti i dipendenti, anche a coloro che hanno scelto di operare in regime non esclusivo. Mi auguro che Regione Lombardia trovi negli strumenti di contrattazione decentrata, una leva nel contratto per gli extramoenia per gli incentivi».

Nel frattempo, dopo la denuncia della sigla sindacale Anaao-Assomed Lombardia, si è mosso anche l’assessore regionale al welfare Giulio Gallera, che ha scritto al Ministro della Salute Roberto Speranza chiedendo un’interpretazione estensiva della nozione di “premio di risultato”.

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