Cambiamenti del clima e urbanizzazione

Meraviglie con la data di scadenza Dieci posti che potrebbero sparire

Meraviglie con la data di scadenza Dieci posti che potrebbero sparire
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Era il 2004 quando Roland Emmerich dirigeva i vari Dannis Quaid e Jake Gyllenhaal in “The day after tomorrow”, un film sul possibile avvento di una glaciazione improvvisa le cui conseguenze avrebbero potuto compromettere la stabilità del pianeta. Undici anni dopo a narrare l'apocalisse è il film di Dwayne Johnson “San Andreas”, pellicola che documenta i rischi sismici che potrebbe avere la nota faglia presente sotto il territorio californiano. Tutte storie catastrofiche, piene di aspetti resi possibili grazie all’utilizzo degli effetti speciali e totalmente irrealistiche. O forse no? Il sito internet di viaggi Skyscanner ha stilato una classifica di quei luoghi che «tra una manciata di decenni potrebbero non esistere più o essere irrimediabilmente diversi da come sono ora», a causa di diversi fattori come i cambiamenti climatici, il riscaldamento globale o l’eccessiva urbanizzazione.

 

Maldive

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Uno dei paradisi turistici per eccellenza, meta di vacanze lussuose o di viaggi di nozze, situato a sud-ovest dell’India. Eppure, oltre all’emergenza rifiuti condensati nelle isolette, l’arcipelago della Maldive rischia di scomparire per gli effetti del riscaldamento globale. Infatti negli ultimi anni le acque dell’Oceano Indiano si sono innalzate di diversi centimetri e se ciò dovesse continuare rischierebbe di sommergere i meravigliosi atolli, che si trovano un metro sopra il livello del mare.

 

Petra

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Sito archeologico giordano e patrimonio dell’UNESCO dal 1985, Petra è meta annuale di un flusso ininterrotto di turisti, tanto che nel 2007 è stata inclusa nella classifica delle Sette meraviglie del mondo moderno. La pietra arenaria nella quale è scavata la struttura rischia costantemente lo sgretolamento e l’erosione ed ha portato nell’ultimo anno ad un notevole deterioramento.

 

Taj Mahal

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Si trova ad Agra, nell'India Settentrionale, e si tratta di un mausoleo fatto costruire nella prima metà del 1600 dall'imperatore Shah Jahan in ricordo della moglie. Anch’esso patrimonio dell'UNESCO dal 1983, l'eccessiva urbanizzazione ed il turismo hanno portato le autorità locali a chiuderlo al pubblico, ma l'inquinamento eccessivo sta danneggiando gravemente le bianche pareti della struttura.

 

Galapagos 

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Complesso di tredici isole vulcaniche, note anche con il nome di Arcipelago di Colombo, situate nell'Oceano Pacifico ed appartenenti all'Ecuador. L'essere collocato sulla linea dell'equatore ha permesso lo sviluppo di moltissime specie animali, ma l'inquinamento terrestre e marino, unito alla pesca illegale e selvaggia stanno alterando queste componenti.

 

Barriera corallina del Belize

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300 km di lunghezza, e bellezza, nel Mar dei Caraibi, formano la seconda più estesa barriera corallina del pianeta, dopo quella australiana. Anche qui l’inquinamento e le attività umane continue, aggiunte al riscaldamento delle acque oceaniche, hanno già compromesso una parte della barriera.

 

Madagascar 

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La splendida isola bagnata dalle acque dell’Oceano Indiano ed esaltata in tre film d’animazione della Dreamworks rischia di scomparire a causa del riscaldamento delle acque e all’eccesso di inquinamento causato dal continuo via-vai dei turisti.

 

Civita di Bagnoregio

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Piccolissimo borgo in provincia di Viterbo ed abitato da 12 persone, è raggiungibile soltanto attraverso un ponticello pedonale in cemento armato, in quanto situato su un piccolo colle di tufo. La progressiva erosione del promontorio e della zona vicina sta rischiando seriamente di far scomparire quella che era stata etichettata come "la città che muore".

 

Mar Morto

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Grande lago che si trova in Palestina con un grado salino 10 volte superiore a quello marino che permette a chi fa il bagno di galleggiare senza problemi. Negli ultimi anni, a causa dell’evaporazione generata dalle altissime temperature, si è ridotto di un terzo e si è abbassato di più di 20 metri, e ciò rischia seriamente di portare alla sua scomparsa.

 

Timbuktu

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A sud-ovest del Shara sorge l'antica città maliana che oggi conta quasi 55mila abitanti. Terra del grande sultano Mansa Musa, oltre che sede di fiorenti attività culturali e religiose, rischia di scomparire per la desertificazione. Sembra infatti che il Sahara "avanzi" a ritmi molto rapidi con la probabilità neppure troppo lontana di inglobare alcune città vicine.

Mare dei Wadden

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Piano mesolitorale, ovvero un’area diffusa in zona di bassa marea e con coste basse, sita tra Danimarca, Paesi Bassi e Germania, noto per la bellezza dei suoi paesaggi. La crescita continua del livello del mare però potrebbe a breve risucchiare la zona, diventata nel 2009 patrimonio dell'UNESCO.

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