tempi lenti

Migliaia di mascherine per Dalmine ferme in dogana. Ma quanto ci vuole?

Sono bloccate in attesa del via libera da parte di Inail. Il Comune ne aveva ordinate 30 mila alla Biesse, che ha denunciato la situazione al prefetto. Intanto la giunta ne ha fatte arrivare altre

Migliaia di mascherine per Dalmine ferme in dogana. Ma quanto ci vuole?
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di Laura Ceresoli

Che fine hanno fatto le mascherine che il Comune aveva ordinato ad aprile alla società Biesse Holding di Treviolo? A chiederselo sono parecchi cittadini di Dalmine centro e di Sforzatica Sant'Andrea che, nelle ultime settimane, hanno atteso invano la consegna porta a porta dell’ultima tranche di protezioni. Nonostante l'amministrazione abbia ordinato un numero ingente da distribuire alla popolazione, infatti, pare proprio che per questo lotto bisognerà pazientare ancora un po'.

Dopo essere rimaste ferme per molti giorni all'Ufficio Dogane dell'aeroporto di Malpensa, le mascherine sono ora bloccate dal fornitore in attesa del via libera da parte di Inail. Fin dal 5 maggio, l'istituto che si occupa di infortuni sul lavoro è in possesso della documentazione necessaria e sta attuando un ulteriore controllo. «Il nostro impegno sarà quello di distribuirle il più velocemente possibile appena ci arriveranno, come accaduto per le scorse tornate, quando migliaia di mascherine sono state imbustate e distribuite nell'arco di una giornata», ha confermato la giunta Bramani.

Nel frattempo, per sopperire all'inghippo, martedì 19 maggio il Comune ha fatto pervenire dalla Regione Lombardia tramite la protezione civile Area Dalmine-Zingonia altre mascherine che sono state impacchettate dai volontari e amministratori comunali. Mercoledì ogni famiglia di Dalmine centro e la parte mancante di Sforzatica Sant’Andrea ha quindi trovato nella cassetta della posta un pacchetto contenente tre protezioni di tipo chirurgico.

Resta tuttavia ancora da risolvere l’odissea delle mascherine della Biesse.

L'articolo completo e altre notizie su Dalmine nel numero di PrimaBergamo in edicola da venerdì 22 maggio.

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