Atalanta, la vera stella alla Scala del calcio

Atalanta, la vera stella alla Scala del calcio
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Secondo tempo

Il Milan cerca di partire forte e crea un paio di situazioni pericolose in area nerazzurra, senza però mettere davvero in pericolo Berisha. Al 4' ci prova Rodriguez da fuori: centrale e parata facile. Meno di un minuto dopo, ci prova anche Kessié: potente ma palla a lato. Al 53', sugli sviluppi di un corner, Petagna colpisce di testa ma centrale e facile. Il Milan torna poi a rendersi pericoloso con Kalinic, che calcia a botta sicura ma Berisha è bravissimo a mettere in angolo. Partita molto bella, con i rossoneri che però paiono avere tutto un altro piglio in questo secondo tempo e riescono a mettere in difficoltà l'Atalanta. Gasp se ne rende conto e al 64' decide di provare a cambiare qualcosa togliendo Petagna e inserendo al suo posto Ilicic. Altro brivido per noi al 67': Kessiè apre per Kalinic, che gioca di petto per Borini che calcia al volo col destro. Pallone a lato di pochissimo. Subito dopo ci prova Ilicic, che alla fine di una sgroppata libera il sinistro, ma il tiro è centrale. Al 69', ancora occasione nerazzurra con il Papu che si invola, entra in area ma sbaglia poi il cross arretrato per Ilicic, che era in mezzo solissimo. È solo questione di minuti, però: al 71' Gomez si inventa un'apertura meravigliosa per Spinazzola che si invola e mette in mezzo un assist al bacio per Ilicic, che mette il secondo gol della serata e il settimo di questo campionato per lui. Atalanta sulle stelle, Milan ko, anche emotivamente. E infatti i nerazzurri ora si divertono e controllano la partita in un San Siro ammutolito, con Freuler che va anche vicino al terzo gol. Da qui, è solo una lenta agonia rossonera, con i tifosi che lasciano lo stadio. E a San Siro si sentono solo i nostri appassionati. Arriva la fine, l'Atalanta vince un'altra partita stupenda e sale al sesto posto in classifica. Pazzesco, bellissimo.

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Primo tempo

Parte fortissima l'Atalanta, che non dà fiato al Milan e lo chiude nella sua metà campo. Al 6', primo acuto nerazzurro: Petagna si conquista una punizione nei pressi della linea di fondo  dal lato sinistro offensivo. Il Papu mette una palla insidiosa in mezzo e sulla respinta dei difensori milanisti, Spinazzola prova a piazzarla di piattone, ma il tiro si infrange contro il muro rossonero. Al 9', bruttissimo intervento di Kalinic su Toloi, che rimane a terra dolorante. L'attaccante rossonero ha letteralmente piantato i tacchetti nella tibia del difensore brasiliano. Fallo, ma nessun cartellino. Il brivido, però arriva. E pure bello forte: al 13' il Milan passa in vantaggio con Bonaventura. Cross di Kessiè, uscita a vuoto di Berisha, tocco di Cutrone e, sulla linea, l'ex nerazzurro realizza. Fabbri, però, si affida al Var, con il quale ravvisa il mani di Cutrone (oltre che il fuorigioco di Bonaventura) sul tocco decisivo per il compagno. Si resta quindi sullo 0-0. Al 18', ancora Milan: sugli sviluppi di un corner, Montolivo scocca un destro insidiosissimo rasoterra, che Berisha è bravo a mettere in angolo. Il Milan si è svegliato e la partita diventa molto bella, con continui ribaltamenti di fronte e la sensazione che entrambe le formazioni possano fare male all'altra. Al 32', è l'Atalanta a rompere gli equilibri. Ed è ancora una volta Bryan Cristante a segnare, sesto gol in campionato. Punizione da posizione interessante del Papu, palla in mezzo, Caldara svetta su Abate ma Donnarumma respinge. Musacchio nicchia, Cristante no: zampata e 0-1 nerazzurro. Reazione immediata del Milan, che al 34' va vicino al pareggio: Kalinic prolunga di testa, il pallone si impenna e viene respinto da Berisha dalle parti di Bonaventura, che calcia in acrobazia a colpo sicuro, trovando però l'opposizione dell'estremo difensore ospite. Molto nervosismo nei rossoneri, che al 40' hanno già due ammoniti: Cutrone e Kessiè. Al 42', Kalinic lanciato in profondità lascia sul posto Caldara e mette in mezzo un cross arretrato. Hateboer è bravissimo a chiudere la diagonale e sulla ribattuta il tiro di Kessiè è pessimo.

 

 

Formazioni ufficiali

In un San Siro freddo, anche per la non altissima affluenza di pubblico milanista, l'Atalanta vuole farsi un bel regalo di Natale: battere i rossoneri per imporsi anche quest'anno nella corsa verso un posto in Europa. Non sarà semplice, gli uomini di Gattuso arrivano a questa partita dopo un ritiro punitivo e sono alla disperata ricerca di punti, ma i nerazzurri hanno dalla loro la tranquillità e l'entusiasmo di sempre. Gasperini, per l'occasione, accantona (almeno dal primo minuto) il "tridente pesante" e tiene in panchina Ilicic preferendogli Cristante e rinfoltendo il centrocampo con de Roon e Freuler. Ma ecco le formazioni ufficiali:

Milan (4-3-3): Donnarumma; Abate, Musacchio, Bonucci, Rodriguez; Kessie, Montolivo, Bonaventura; Borini, Kalinic, Cutrone. All.: Gattuso.

Atalanta (3-4-1-2): Berisha; Toloi, Caldara, Masiello; Hateboer, de Roon, Freuler, Spinazzola; Cristante; Petagna, Gomez. All.: Gasperini.

 

La conferenza pre-partita
di Fabio Gennari

La grinta di Gattuso come unica arma (forse) contro la logica, il gioco nerazzurro e l’armonia calcistica di Gasperini. Il centrocampo ex Atalanta contro un tridente nuovo di zecca e la voglia di uscire dal momento difficile contro quella di regalarsi un Natale ancora più importante, magari al sesto posto in coabitazione con la Sampdoria. Milan-Atalanta, sfida di cartello della dicioottesima di Serie A in programma a San Siro (fischio d’inizio ore 18) è una gara dalle mille sfaccettature. Per la Dea sarà fondamentale non subire l’avvio dei rossoneri e iniziare subito a macinare il proprio gioco.

 

 

Gattuso vs Gasperini, gli opposti contro. Detto che anche al mister della squadra nerazzurra non mancano affatto grinta e personalità, la sfida tra i due allenatori sembra davvero impari. Gattuso è un campione del mondo, ha sempre lasciato sul campo tutto il sudore che aveva in corpo e non ha mai avuto piedi delicati: il suo calcio è tutto cuore, polmoni, adrenalina. Il Milan in questo momento ha la ferocia di un gattino bagnato ma la qualità dei singoli lascia una sensazione netta: se riuscissero ad aumentare il livello agonistico, dal punto di vista tecnico se la giocherebbero senza problemi. Sull’altra panchina siede Gasperini, il miglior allenatore italiano secondo la Gazzetta che ha costruito in un anno e mezzo una macchina splendida. Ormai l’Atalanta è una certezza sia dal punto di vista delle trame di gioco che da quello della gestione del match. Gli unici problemi di questa stagione ci sono stati quando è calata un po’ l’intensità, per questo sarà determinante non sbagliare l’approccio al match in uno stadio mastodontico ma, in questo momento, molto freddo con il Milan: a parità di impatto, si può fare molto bene.

 

 

Quanta Atalanta in campo. Nel centrocampo del Milan, dal primo minuto potrebbero giocare Montolivo, Kessiè e Bonaventura, cioè tre ragazzi passati da Bergamo. Montolivo in maglia nerazzurra ci è cresciuto e da Caravaggio è arrivato fino alla Nazionale. Il percorso di Bonaventura è stato invece quello classico di chi è arrivato alla Casa del Giovane (da San Severino Marche) prima di diventare calciatore e spiccare il volo; Kessiè, l’ultimo in ordine di tempo ad essere passato al Milan, ha stupito Bergamo per pochi mesi e poi ha scelto la grande platea. Nella Dea, i giocatori più in vista del momento sono i tre moschettieri che giocano in attacco. Con Petagna e Gomez che sono sempre stati titolarissimi nella squadra dei sogni orobica, da qualche mese c’è anche Ilicic e il lavoro di Gasperini ha pian piano portato l’Atalanta ad avere una vera e propria alternativa di modulo allo schieramento con un centrocampista a supporto dell’attacco: Ilicic e Gomez insieme ad un centravanti sono stati proposti sia contro il Lione che con la Lazio, due partite contro avversari più forti che la Dea ha gestito alla grande. Avanti anche con il Milan?

 

 

Tre punti importanti per motivi diversi. La posta in palio al Meazza non deciderà di certo le sorti della stagione, ma ha ragione chi sottolinea che il risultato di oggi andrà valutato in prospettiva. Il Milan deve vincere per scrollarsi di dosso risultati imbarazzanti (il pareggio di Benevento e la sconfitta di Verona su tutti) e provare a ridare un po’ di entusiasmo alla sua gente. I segnali societari sono sempre fumosi e anche il recente rifiuto della Uefa del “Voluntary agreement” non lascia grande spazio ai sogni. Gattuso può salvare il Milan da un’altra stagione deludente solo se il campo regalerà qualche vittoria, anche di prestigio. L’Atalanta, alla Scala del Calcio cerca una vittoria per segnare definitivamente il suo rientro nel gruppone di chi lotta per l’Europa e riuscire a farlo contro i rossoneri potrebbe dare ancora più carica al gruppo di Gasperini. Con un pareggio, le squadre continuerebbero a braccetto ma l’unica (parzialmente) soddisfatta sarebbe la formazione di Gasperini: anche per questo motivo una vittoria di una delle due sfidanti sembra molto più importante del piccolo punticino. La voglia di tornare a Bergamo con un grande successo è davvero tanta.

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