Milano, 19enne bergamasca fa arrestare il molestatore col gesto antiviolenza
Nella notte tra sabato 19 e domenica 20 novembre la giovane ha attirato l'attenzione dell'impiegata di un fast food, che ha chiamato il 112
L'avrebbe costretta a seguirlo, dopo un approccio insistente, per andare a casa sua. Tuttavia, grazie al gesto antiviolenza e al labiale, ha attirato l'attenzione della dipendente di un fast food, che ha chiamato le forze dell'ordine.
Così una 19enne bergamasca è riuscita a chiedere aiuto e far arrestare un 23enne marocchino, sprovvisto di documenti e mai censito in Italia. Tre volanti della polizia li hanno intercettati, intorno alle 3.30, all'angolo tra Corso Porta Ticinese e via Urbano VIII, vicino alle colonne di San Lorenzo.
L'incontro col sospettato
L'episodio, riportato oggi (mercoledì 22 novembre) dall'agenzia Italpress, è accaduto nella notte tra domenica 19 e lunedì 20 novembre a Milano, dove la giovane era andata per assistere al concerto di un rapper in un locale, terminato alle 23.30. In seguito, ha deciso di andare in Piazza Duomo, dove si è fermata con un gruppo di sette-otto persone, tra cui c'era anche il sospettato.
Dopo, sono rimasti da soli in Piazza della Scala e, a quel punto, avrebbe incominciato a baciarla e palpeggiarla contro la sua volontà. La ragazza non sarebbe riuscita a divincolarsi e i due sarebbero scesi lungo via Torino, dove sono arrivati vicino a un McDonald's, dove il personale stava chiudendo il locale.
Il gesto alla dipendente
Chiedendo di potere andare in bagno e approfittando di una distrazione dell'altro, che stava domandando una sigaretta, ha fatto il gesto antiviolenza a una dipendente di vent'anni: il pollice racchiuso nelle quattro dita della mano destra, insieme a una richiesta d'aiuto con le labbra. Capendo ciò che stava succedendo, l'impiegata ha quindi chiamato il 112, controllando nel frattempo i due giovani che si stavano allontanando.
Una volta arrivata la Polizia, la 19enne è stata quindi accompagnata in codice verde, per una visita specialistica, alla clinica Mangiagalli, mentre il soggetto è stato portato nel carcere di San Vittore, in attesa della convalida dell'arresto.