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Minacciava le Istituzioni sui social, in casa nascondeva un arsenale: denunciato un 47enne

G. M., classe 1973, residente in provincia, è stato deferito in stato di libertà per diffamazione e minacce. In casa la Polizia ha trovato un gran numero di armi da soft-air, armi bianche con lame di diversa forma e lunghezza e due fucili da caccia legalmente detenuti da un suo convivente

Minacciava le Istituzioni sui social, in casa nascondeva un arsenale: denunciato un 47enne
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Internet e, in particolare, i social network sono l’habitat naturale per il proliferare dei cosiddetti “leoni da tastiera”, ossia quell’ampia pletora di persone che sfogano le proprie frustrazioni scrivendo messaggi aggressivo e offensivi con l’obiettivo di screditare o minacciare altri utenti. A volte capita però che questi personaggi decidano di passare dalle parole ai fatti. Per questa ragione la Polizia postale e delle comunicazioni controlla attentamente i contenuti pubblicati sulla rete, allo scopo di individuare possibili minacce per la sicurezza pubblica.

Proprio attraverso l’attività di monitoraggio gli agenti hanno scoperto un profilo Facebook nel quale venivano pesantemente minacciati e diffamati diversi rappresentati istituzionali e gli approfondimenti investigativi condotti dal compartimento della Polizia postale di Milano hanno permesso di evidenziare un profilo digitale molto più ampio dell’hater che si celava dietro questo account.

Si tratta di G. M., classe 1973, residente in provincia di Bergamo, che è stato deferito in stato di libertà all’autorità giudiziaria per diffamazione e minacce. L’uomo, nel corso del tempo, aveva pubblicato su diverse piattaforme digitali e sotto differenti nickname immagini di armi ed esplosivi, apparentemente in suo possesso. Ulteriori accertamenti investigativi condotti dalla Digos di Bergamo hanno portato alla perquisizione dell’abitazione dell’indagato, dove la Polizia ha trovato un gran numero di armi da soft-air, armi bianche con lame di diversa forma e lunghezza, nonché due fucili da caccia legalmente detenuti da un suo convivente. Tutto il materiale, oltre a un computer, un tablet e un telefono cellulare, è stato posto sotto sequestro dalle forze dell’ordine.

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