La tragedia

Morto a un mese dallo schianto a San Paolo d'Argon il 60enne Massimo Donina

L'uomo abitava a Lozio in Val Camonica e guidava il furgone scontratosi col tir. Viaggiava con lui il figlio in riabilitazione

Morto a un mese dallo schianto a San Paolo d'Argon il 60enne Massimo Donina
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Troppo gravi le ferite riportate nello schianto: non ce l'ha fatta Massimo Donina, sessantenne di Lozio in Val Camonica ricoverato in ospedale dopo l'incidente del 15 gennaio a San Paolo d'Argon sulla statale 42.

Quella mattina, intorno alle 8, il suo furgone si era scontrato con un tir che arrivava dalla direzione opposta. Il conducente del camion, un 56enne di Credaro, dopo l'impatto era uscito da solo dalla cabina di guida ed era rimasto in pratica illeso.

Ricoverato da un mese a Monza

L'uomo, come riportato oggi da L'Eco di Bergamo, è deceduto la scorsa giornata (mercoledì 14 febbraio) al San Gerardo di Monza, dove si trovava da un mese, con i medici a fare di tutto per cercare di salvarlo. Originario di Ceto, da diversi anni abitava a Villa, una frazione di Lozio. La notizia ha sconvolto l'intera comunità, dove era molto conosciuto ed attivo nella vita di paese.

Era un artigiano dipendente, insieme al figlio 27enne, di un'azienda edile della Valtellina. Il giorno della tragedia stava andando a lavorare in Valle d'Aosta con lui, che si trovava sul sedile lato passeggero al momento dell'impatto. Il giovane, ricoverato dopo l'accaduto al Papa Giovanni di Bergamo, ora sta meglio ed è in riabilitazione.

Accertamenti sul corpo

Il corpo è stato posto sotto sequestro dall'Autorità giudiziaria e verrà restituito alla famiglia dopo i dovuti accertamenti, disposti dalla Procura, per cercare di capire le dinamiche di quanto successo quel giorno. Donina lascia anche una moglie e un'altra figlia.

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