Petizione anti-rumore

Motorini a tutta velocità: i residenti di Colle Aperto e via Beltrami hanno perso la pazienza

48 firmatari hanno chiesto al sindaco Giorgio Gori, all’assessore alla mobilità Stefano Zenoni e al dirigente della Polizia locale Gabriella Messina, la definizione di “zona residenziale”, la riduzione della velocità dei veicoli in transito e il rispetto del limite di 30 chilometri orari, l’estensione della Ztl serale e festiva

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di Federico Rota

Stanno perdendo la pazienza i residenti di via Beltrami. Sono stanchi del rumore dei motorini guidati dai ragazzi che da Colle Aperto raggiungono San Vigilio o via Castagneta. Ma, soprattutto, sono preoccupati dalla crescente mole di traffico, che transita senza alcun controllo e a forte velocità.

Per questa ragione, 48 firmatari hanno inviato una petizione al sindaco Giorgio Gori, all’assessore alla mobilità Stefano Zenoni e al dirigente della Polizia locale Gabriella Messina, nella quale espongono quattro richieste: la definizione di “zona residenziale” del tratto compreso tra Colle Aperto e la fine di via Beltrami; la riduzione della velocità dei veicoli in transito e il rispetto del limite di 30 chilometri orari; l’estensione anche per i motocicli dei divieti di accesso a Città Alta della Ztl serale e festiva; e, infine, il divieto di transito in Colle Aperto in via Beltrami per i non residenti nella zona dei Colli dalle 7 alle 9 nei giorni lavorativi.

«La situazione ambientale legata al traffico in zona ha subito un significativo peggioramento sia in orario lavorativo, con le persone che utilizzano il valico da Valtesse verso la città bassa, sia nei fine settimana, soprattutto durante il periodo estivo – sottolineano i residenti -. I motociclisti, in particolare, transitano a velocità sostenute, ben oltre i 50 chilometri orari. Forse ritengono le curve cieche, l’assenza di margini laterali e la carreggiata stretta alla stregua di un circuito di gara. Tutto questo rendere estremamente pericoloso l’accesso alle abitazioni». Il disagio sarebbe poi aggravato dal rumore prodotto dalle motociclette, «certamente non a norma – proseguono - e sulle quali, tra l’altro, non viene eseguito alcun controllo».

Nel documento, i residenti propongono una serie di soluzioni per limitare la velocità come: «la creazione di piattaforme rialzate sul manto stradale, che sarebbe meno problematica dell’installazione dei dossi artificiali, oppure dissuasori elettronici o “intelligenti” sull’esempio di New York». Quest’ultimo accorgimento, in particolare, prevede l’impiego di strumenti che si irrigidiscono o si afflosciano a seconda della velocità di transito dei veicoli.

«Desidero incontrare, insieme ai tecnici comunali, i referenti della petizione per poter discutere insieme del problema - fa sapere l’assessore Stefano Zenoni -. Il sistema dei Colli prevede già il limite di velocità a 30 chilometri orari, ma sono assolutamente favorevole a soluzioni che garantiscano il rispetto di questo limite nella strada. Valuteremo quali possono essere le eventuali migliorie alla segnaletica stradale, oppure l’installazione di eventuali dossi. Purtroppo il rumore emesso dai motorini non dipende solo dalla velocità con cui transitano. Si tratta di un tema complesso, ma che è al centro della nostra attenzione da tempo – conclude Zenoni -. Ci siamo confrontati con la polizia locale per riattivare controlli mirati verso qualsiasi mezzo rumoroso. Tra l’altro, un’eventuale estensione ai motocicli dei divieti di accesso a Città Alta della Ztl serale e festiva non risolverebbe il problema del rumore. Infine, non condivido il ragionamento della chiusura di una singola via in specifici orari. Eventuali Ztl devono essere organizzate individuando ambiti di quartiere. Inoltre, questo stesso provvedimento potrebbe andare a discapito degli stessi residenti: chiudere via Beltrami dalle 7 alle 9 nei giorni lavorativi significherebbe precludere l’accesso alla strada a chiunque, anche a chi svolge eventuali servizi».

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