Multa all'elicottero che portò il vescovo in Presolana per la messa in memoria delle vittime del Covid
Il Parco delle Orobie ha dovuto sanzionare per 50 euro l'Osservatorio bergamasco per le montagne per il mancato preavviso del volo. Ma l'ha pagata volontariamente il presidente del parco
Pare paradossale, ma per la santa messa in memoria delle vittime del Covid celebrata lo scorso 5 luglio dal vescovo Francesco Beschi sulla Presolana l’Osservatorio bergamasco per le montagne (organizzatore dell’evento) è stato multato dal Parco delle Orobie con una sanzione di 50 euro. Questo perché l’elicottero che portò in quota il vescovo di Bergamo aveva violato le norme riguardanti le zone a protezione speciale che vietano tutti i voli turistici e sportivi, mentre prevede uno specifico preavviso per ogni altro sorvolo. Preavviso però che, nel caso specifico del 5 luglio, pare non esserci stato. Come riporta Corriere Bergamo la vicenda si è chiusa con il pagamento della multa da parte del presidente del Parco Yvan Caccia, che ha spiegato che vista la bontà dell’iniziativa e la partecipazione all’evento del Parco stesso nessuno pensò che fosse necessario il preavviso. La sanzione è quindi scattata in automatico e per chiudere la vicenda Caccia ha deciso di pagare personalmente i 50 euro dell’ammenda.
Tra i primi a riportare la notizia sui social è stato Nicola Cremaschi, ex presidente di Legambiente, che in estate aveva tenuto una posizione critica verso i voli in elicottero voluti dal Comune di Valbondione per portare ai rifugi le persone anziane o disabili. Il sindaco di Valbondione Romina Riccardi aveva replicato parlato di due pesi e due misure, visto che nessuno si era lamentato per il viaggio del vescovo in elicottero. Un episodio per il quale lo stesso Cremaschi aveva chiesto chiarimenti al Parco delle Orobie, ricevendo in risposta la notizia della multa.