Muore di Coronavirus a 46 anni un tecnico e autista del 118
Aveva 46 anni, si chiamava Diego Bianco, sposato e padre di un figlio di 8 anni si era ammalato alcuni giorni fa, aveva contratto il Coronavirus a causa del suo lavoro nella centrale operativa del 118, il fulcro di tutto il lavoro che si sta facendo per salvare le persone che si ammalano per via del virus. La Centrale operativa è situata nella struttura del Papa Giovanni, nei pressi del Pronto Soccorso. Alcune notti fa era stata chiusa e sanificata, anche perché altri operatori avevano accusato sintomi e le chiamate erano state dirottate ad altre centrali lombarde. Bianco, tecnico e autista, è morto in casa sua a Montello nella notte fra venerdì e ieri dopo sette giorni di febbre.
Sono diversi gli infermieri e i medici della centrale operativa del 118 che, in prima linea da sempre, hanno contratto il Covid-19 e sono a casa in malattia. Gli altri continuano la loro battaglia, possiamo dirlo, eroica. Le chiamate sono circa duemila al giorno, il numero di addetti e di ambulanze è aumentato, ma le attese sono lunghe, anche perché le procedure di emergenza e di attenzione si sono moltiplicate.
Se un mese fa l’ambulanza arrivava sul posto in un quarto d’ora, oggi bisogna aspettare anche dieci ore. Ma loro, infermieri e medici, comunque arrivano, sapendo di affrontare il rischio. Per un loro collega e amico, il lavoro di ogni giorno si è rivelato fatale.