Muore folgorato mentre raccoglie le ciliegie vicino a Rogno: i suoi organi saranno donati

Stava raccogliendo ciliegie in un campo di famiglia, a Bessimo (fra Darfo Boario Terme e Rogno), e per farlo era salito sul cestello elevatore di un furgone che aveva chiesto in prestito a dei parenti, quando è stato folgorato.

È così che, nel pomeriggio di domenica 25 maggio, Alessio Gardin, 30 anni, è stato trasportato d'urgenza agli Spedali Civili di Brescia in condizioni disperate e qui è morto ieri, mercoledì 28.

I suoi organi, come da preferenza espressa sulla sua carta d'identità rinnovata a febbraio, saranno donati.

Scarica da 15 mila volt

La notizia è riportata da L'Eco di Bergamo, che ha parlato con la madre del giovane folgorato. La donna ha spiegato che fin da subito le condizioni del figlio erano risultate disperate agli occhi dei soccorritori e poi dei medici, dato che la scarica da 15 mila volt che lo ha colpito lo ha lasciato incosciente per sette lunghi minuti.

La dinamica

Gardin era lì con la fidanzata e alcuni suoi famigliari. Nessuno si era posto il problema dei cavi elettrici, perché, pur vedendoli, erano stati attenti a manovrare il cestello per non avvicinarsi troppo e rischiare di colpirli. Tuttavia, non sapevano che, anche senza avvicinarsi troppo, si sarebbe potuto generale un arco elettrico.

Il dono

Non appena avvenuto l'incidente, anche il carrello è andato in cortocircuito, finendo con il braccio meccanico a terra. Il giovane non è stato sbalzato, ma le sue condizioni a causa della scossa ricevuta erano comunque gravissime.

I volontari della Croce Blu di Lovere sono riusciti a rianimarlo, ma dopo due giorni in ospedale è stato chiaro che non ci fosse più nulla da fare. La mamma: «Spero che con i suoi organi si possano salvare altre vite, altri uomini e altre donne che in qualche modo mi aiuteranno a provare a guardare avanti»