Il Museo Diocesano di via Pignolo si trasferisce nella bella Aula Picta
Novità in vista per il museo di arte sacra Bernareggi: venerdì 13 mattina, il vescovo ha illustrato la trasformazione di alcune sale della Curia vescovile, e in particolare dell’Aula Picta (così chiamata perché ospita alcuni affreschi di epoche diverse, a partire dal XIII secolo), in luoghi di esposizione di opere d’arte, in sostituzione del “vecchio” museo Bernareggi di via Pignolo.
[La sede del Museo Diocesano in via Pignolo]
Facciamo un passo indietro. Che il museo diocesano di arte sacra, in via Pignolo, non sia mai riuscito a decollare non è un mistero. Diversi i fattori concomitanti. Da quello più banale: nei dintorni non abbondano i parcheggi. A quello economico: organizzare grandi mostre lancia il museo, ma necessita di investimenti notevoli. A quello strategico: non è sembrato di cogliere, in questi anni, un insieme di azioni, di progetti, in grado di porre il museo al centro dell’attenzione. E il fatto che l’esposizione si trovasse dentro il palazzo Bassi Rathgeb, gioiellino rinascimentale, in una via che è forse la più bella della città, con architetture coerenti del XVI, XVII e XVIII secolo, sembra non abbia aiutato più di tanto. Come anche non è arrivata la spinta che si credeva per il fatto che il museo si trovi lungo la «dorsale della cultura», come viene definita dal rettore dell’università, Remo Morzenti Pellegrini. Appena prima del palazzo Bassi si incontra infatti la chiesa di San Bernardino che custodisce quello che probabilmente è il più bel dipinto di Lorenzo Lotto, in assoluto: la pala con la Madonna in trono, il Bambino e gli angeli.
Ci troviamo in effetti in un luogo straordinario di Bergamo. La via Pignolo, la pala del Lotto, il museo diocesano, poco più sopra la chiesa di Sant’Alessandro della Croce, altro scrigno di arte. E poco più su la...