Festa illegale

Musica e droghe, carabinieri scoprono rave a Berlina di Colzate: denunciati 15 giovani

Diverse le segnalazioni ai militari dell'Arma di Clusone, che in un boschetto hanno trovato un accampamento con attrezzature

Musica e droghe, carabinieri scoprono rave a Berlina di Colzate: denunciati 15 giovani
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Una festa di compleanno da dimenticare per un giovane, poco più che ventenne, che a Berlina di Colzate è stato identificato dai carabinieri in seguito alla scoperta di un rave.

Musica ad alto volume e stupefacenti, organizzato nel bosco, una volta terminato erano rimaste diverse persone in stato confusionale. Sulla base della nuova legge, sono stati denunciati quindici ragazzi e tutta la droga e l'attrezzatura sono state sequestrate.

Accampati nel boschetto

Il raduno, come riportato oggi (martedì 21 novembre) da L'Eco di Bergamo, era partito sabato 18 novembre sera, con diversi partecipanti sia della Bergamasca che del Milanese. Diverse le chiamate da parte di residenti alle forze dell'ordine, a causa della musica ad alto volume, che ha permesso ai militari dell'Arma di Clusone di individuare l'area del party illegale. Arrivati lì domenica mattina, hanno trovato auto e camioncini parcheggiati e, in seguito, sono arrivati anche i colleghi di Fiorano al Serio e Albino.

Al di sotto della zona dove erano stati parcheggiati i veicoli hanno individuato tende, gazebo, strumentazione audio e luci, insieme a vari oggetti per passare la notte accampati.

Alcuni ragazzi stavano male

Nonostante il rave fosse di fatto terminato, erano rimasti alcuni giovani, circa una ventina. Diversi non si sentivano bene: alcuni erano seduti, uno era disteso a terra e parlava in maniera sconnessa. Una volta affidato alle cure del personale sanitario, i carabinieri hanno effettuato i dovuti accertamenti, per ricostruire le dinamiche dell'accaduto.

Il festeggiato, poco più che ventenne, già in passato si era fatto conoscere per aver realizzato alcuni rave. Si è infine riusciti a capire chi erano gli organizzatori, che adesso dovranno rispondere dell'evento clandestino: rischiano una pena da tre a sei anni, oltre a una multa che può andare dai mille ai diecimila euro.

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