Perché oggi il Papa va ad Assisi (Sono gli 800 anni del Perdono)

La tradizione fa risalire il tutto ad una notte di fine luglio dell'anno 1216. Francesco era immerso nella preghiera e nella contemplazione nella chiesetta della Porziuncola, punto di riferimento di tutta la sua vita. Quando il santo giunse qui agli inizi del 1200, la chiesetta dedicata alla Vergine Assunta era circondata da una selva di querce ed era in uno stato di quasi totale abbandono. Francesco la riparò con le sue mani. Qui accolse i primi compagni. Qui fondò l'Ordine dei Frati Minori. Da qui partirono i primi frati, inviati ad annunziare la pace. Qui, la notte della domenica delle Palme del 1211, accolse Chiara di Assisi e la consacrò al Signore.
Come nacque il Perdono di Assisi. E qui, quella notte del 1216 Francesco ebbe una visione. Vide la chiesetta investita da una fortissima luce e Francesco, in particolare l'altare alla cui destra gli apparve anche Maria, circondata da una moltitudine di angeli (da cui il nome della basilica al cui interno oggi si trova la Porziuncola). Secondo la tradizione, in quella circostanza il Signore chiese a Francesco che cosa desiderasse per la salvezza delle anime. La risposta di Francesco fu immediata: «Padre, ti prego che a tutti quanti, pentiti e confessati verranno a visitare questa chiesa, gli conceda ampio e generoso perdono, con una completa remissione di tutte le colpe». Bellissima la risposta che Francesco ebbe dal suo interlocutore: «Quello che tu chiedi, o frate Francesco, è grande», gli disse il Signore. «Accolgo quindi la tua preghiera, ma a patto che tu domandi al mio vicario in terra, da parte mia, questa indulgenza». Francesco si presentò subito dal Pontefice, Onorio III, che in quei giorni si trovava a Perugia e gli raccontò la visione avuta. Il Papa lo ascoltò con attenzione e dette la sua approvazione, non senza aver superato l'opposizione dei cardinali. Poi chiese a Francesco: «Per quanti anni vuoi questa indulgenza?». Francesco rispose con uno di quegli scatti di entusiasmo che lo contraddistinguevano: «Padre Santo, non domando anni, ma anime».
Papa Francesco alla Porziuncola. Era nato così il Perdono di Assisi, che ogni anno concede l'indulgenza ai fedeli nei primi due giorni di agosto, previa confessione, comunione e recita del Padre Nostro. È stato naturale per il Papa, nell'anno del Giubileo della Misericordia, perciò, mettere in programma una visita alla Porziuncola, luogo in cui la Misericordia ha avuto una delle sue più importanti manifestazioni. Tanto più che quest'anno ricorre l'ottavo centenario della visione di Francesco. La Porziuncola è poi luogo povero, simbolo di una chiesa povera che è nel cuore di Francesco. Non solo, come ha detto padre Gugliotta, custode di questo luogo, «San Francesco ha una sintonia particolare con i giovani: forse questo suo stile semplice e immediato, diretto, lo rende molto attraente ai giovani. E vediamo che tra questi “pellegrini” che arrivano numerosi alla Porziuncola ci sono tantissimi giovani». Per il Papa, reduce dal grande incontro della Gmg di Cracovia, quindi è anche un'occasione per continuare quel dialogo con i ragazzi.
Ultimo spunto che dà attualità a questo viaggio è il tema del dialogo con l'Islam. Francesco fu un grande testimone della possibilità di costruire ponti con il supporto celebre viaggi dal sultano a Damietta nel 1219. Per il Papa è questo il metodo da seguire. A andare alla Porziuncola gli offre l'occasione per rimarcarlo.