rischio di reiterazione

Negati i domiciliari a Monia Bortolotti, accusata di aver ucciso i due figli neonati

Attualmente si trova nella cella di sicurezza dell'ospedale Papa Giovanni XXIII, come indicato dagli psicologi, ma non avrà attenuanti

Negati i domiciliari a Monia Bortolotti, accusata di aver ucciso i due figli neonati
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Monia Bortolotti, la donna cresciuta a Gazzaniga che è accusata di aver ucciso, a distanza di un anno l'uno dall'altro, i suoi due figli di pochi mesi nella sua casa di Pedrengo, deve restare in carcere.

I giudici del Tribunale del Riesame hanno rifiutato infatti la richiesta del legale di annullamento dell'ordinanza di custodia cautelare o, comunque, una misura meno afflittiva.

Nella cella di sicurezza del Papa Giovanni

Come riporta L'Eco di Bergamo, il padre adottivo della ragazza aveva dato disponibilità per accoglierla ai domiciliari nella sua casa di Gazzaniga, ma è arrivato un no. I motivi della decisione saranno depositati entro 45 giorni.

La donna, 27enne, si trova in realtà nella cella di sicurezza dell'ospedale Papa Giovanni XXIII, dove è stata trasferita da via Gleno quasi subito dopo l'arresto di inizio novembre. Gli psicologi che la seguono vogliono essere infatti certi che la giovane possa reggere l'ambiente carcerario.

Pericolo di reiterazione

Se per il secondo figlio della donna, sul quale è stato possibile condurre l'autopsia, non ci sono dubbi sulla causa della morte per soffocamento, per la prima, la cui morte è stata ricondotta a una "morte in culla", non è stato possibile indagare oltre. Per questo, se per la gip Federica Gaudino si tratta di un doppio omicidio con pericolo di reiterazione del reato, per la difesa non sussistono i gravi indizi di colpevolezza, specialmente per la prima figlia.

Commenti
Cristina Piazzalunga

Se alcune mamme ammazzano i loro figli, meglio non metterli neanche al mondo. Uno dei dieci comandamenti dice : Non uccidere

Marcello

Ci mancherebbe altro! Nient'altro da dire.

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