Nel 2023 in Bergamasca sono aumentati del 30 per cento gli infortuni mortali sul lavoro
Gli infortuni in generale hanno subito un incremento dello 0,7 per cento. Più 6 per cento per le malattie professionali
Nel corso del 2023 sono aumentati, in provincia di Bergamo, infortuni sul lavoro (13.450) e malattie professionali (1.004). Si tratta, rispettivamente, di un incremento dello 0,7 per cento e del 6 per cento rispetto allo stesso periodo del 2022. È quanto emerge dai dati forniti dall'Inail, seppur provvisori.
Le patologie del sistema osteo-muscolare e del tessuto connettivo, del sistema nervoso e dell'orecchio rimangono le prime tre malattie professionali denunciate, anche nel 2023. Ventidue le persone che hanno perso la vita sul luogo di lavoro, registrando anche in questo caso un aumento rispetto al 2022 dove si erano registrati diciassette casi mortali (+29,5 per cento).
«In pochi conoscono i propri diritti»
«Nonostante una significativa percentuale di lavoratori sia consapevole che ogni attività lavorativa possa comportare rischi, sono davvero pochi coloro che dimostrano conoscenza dei propri diritti e delle opportunità di tutela offerte dall'assicurazione Inail - dichiara il direttore provinciale del patronato Acli di Bergamo, Massimiliano Bragaglio -. In alcuni casi, questa mancanza di consapevolezza può portare a nascondere e quindi a non segnalare al medico o al pronto soccorso eventi minori che, seppur non generanti conseguenze significative, comportano comunque giorni di assenza dall'attività lavorativa».
L'assicurazione obbligatoria Inail, oltre alle prestazione economiche come l'indennità giornaliera per i giorni di assenza dal posto di lavoro, oppure la rendita diretta mensile, comprende anche altri ambiti di intervento. Questi includono prestazioni sanitarie, protesiche, riabilitative, nonché una gamma di interventi finalizzati al reinserimento nella vita lavorativa e sociale e anche nella sfera familiare.
«Il patronato Acli ha identificato nella diffusione della conoscenza della tutela INAIL uno degli asset strategici per l'anno 2024, con un particolare focus a partire dai sui nostri sportelli locali e la sua estensione ai canali web e social. L'obiettivo è promuovere una maggiore consapevolezza dei potenziali rischi generati dall'attività lavorativa, con un approccio volto alla protezione, anche in un’ottica preventiva» conclude Bragaglio.