Processo

Nelle tasche di quasi duecento cividatesi tornano 150 euro pagati per errori legali

Erano in causa con l’avvocato per un contenzioso nato all’interno delle battaglie contro il consorzio di bonifica

Nelle tasche di quasi duecento cividatesi tornano 150 euro pagati per errori legali
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Ci sono voluti dieci anni, ma alla fine saranno quasi duecento i cittadini di Cividate rimborsati per un valore di circa centocinquanta euro ciascuno. Come ha spiegato L’Eco di Bergamo, a restituire la cifra sarà l’avvocato Gabriele Forcella, che aveva seguito il comitato in un ricorso presentato alla Commissione tributari Provinciale. 

Il gruppo di cittadini aveva deciso di avviare un’azione contro le cartelle emesse dal Consorzio di bonifica della Media pianura bergamasca. Tuttavia, l’azione non era mai partita perché dichiarata inammissibile a causa di un errore commesso dal legale stesso, che aveva versato un solo contributo unificato di duecentocinquanta euro per le spese del procedimento giudiziario. I commissari contabili, analizzando il ricorso, avevano ritenuto che quanto corrisposto non fosse corretto. Sarebbe stato necessario procedere per integrazioni. Il totale era arrivato a toccare giusto qualche euro in più: 29mila, da dividere fra i quattrocento sottoscrittori del ricorso.

Il pagamento, richiesto in via bonaria, non era però stato effettuato. Di conseguenza, passati i termini di legge, era stato intimato un nuovo pagamento, questa volta con una sanzione del duecento per cento che aveva fatto salire il dovuto a 93mila euro. A quel punto, il comitato si è diviso. Poco più della metà dei membri decise di pagare duecentotrenta euro a testa, l’altra di pagare prima, ma rivalersi anche sull’avvocato Forcella poi. Questi infatti non li aveva informati quando la Commissione tributaria aveva chiesto il pagamento dell’integrazione in via bonaria.

Alla fine, il Tribunale di Bergamo ha dato ragione membri del comitato che avevano deciso di affidarsi all’avvocato Alessandro Fino per procedere contro il loro precedente legale. Lo stesso sindaco Gianni Forlani, che aveva collaborato col comitato, tanto che sua moglie è una delle persone che riceverà il rimborso, ha espresso la propria soddisfazione nel dare notizia ai cittadini: «Finalmente, dopo molti anni, il legale nominato dal Comitato ha ottenuto la vittoria contro gli altri legali che ci avevano obbligato a pagare duecentotrenta euro a famiglia (di cui 153 per il 200% di sanzioni) per l’errore da loro commesso relativo alla mancata comunicazione ai cittadini. Dopo l’assemblea iniziale, abbiamo dovuto richiedere la sottoscrizione di un altro affidamento al legale per proseguire la causa. Purtroppo chi non ha firmato il secondo ricorso non potrà avere il rimborso. Quando riceveremo gli importi finali con i calcoli degli interessi e rivalutazione vi faremo sapere come organizzarci per il rimborso».

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