Nembro, il Consiglio (in teatro) rilancia le attività commerciali con aiuti e spazi
Raccoglimento sulle note del Requiem di Mozart, gli orafi Morotti hanno donato una medaglia. 200 mila euro di interventi urgenti: 68 mila per la Rsa, 50 per il Cre, 40 per le attività
di Elena Conti (servizio fotografico di Marco Quaranta)
Mercoledì 17 giugno si è tenuto il primo Consiglio comunale aperto al pubblico, al Modernissimo. Un segnale positivo di ripartenza e di recupero della socialità, dopo tre consigli svolti in videoconferenza. Il Consiglio è iniziato con un momento di raccoglimento sulle note di Lacrimosa della Messa da Requiem di Mozart e con la consegna al sindaco Claudio Cancelli, da parte degli orafi Angelo e Ivan Morotti, di una medaglia commemorativa rappresentante la Madonna dello Zuccarello e il Leone di Nembro.
La novità principale riguarda l’approvazione di un pacchetto di misure per sostenere le esigenze sociali ed economiche del paese, attingendo dal Fondo previsto dal Decreto Rilancio per le province dei territori più colpiti. Dei circa 700 mila euro già ricevuti, 200 mila sono stati destinati mercoledì sera a interventi urgenti. Tra questi ci sono oltre 68 mila euro di contributo per la Casa di Riposo, calcolati sulla base del numero di ospiti residenti nembresi (57). Per ognuno di essi, il sostegno comunale è di 100 euro al mese per 12 mesi. Altri 10 mila euro sono stati assegnati al servizio di assistenza domiciliare, incrementato a causa del blocco degli accessi alla Rsa. Altri 8.500 euro costituiscono il rimborso per il servizio di trasporto scolastico non usufruito. Infine 50 mila euro verranno destinati all’organizzazione del Cre come costo aggiuntivo di compensazione (più educatori per i ragazzi, triage, dispositivi di protezione, sanificazione).
L’ultima misura riguarda il sostegno alle attività del paese, come negozi, bar, ristoranti e mercato. «Si tratta di 40 mila euro di agevolazione - spiega l’assessore al Commercio Massimo Pulcini - per le utenze non domestiche (Tari) del 25 per cento per oltre 100 attività che hanno fatto richiesta di riduzione della Tari a fronte della chiusura per tre mesi dell’attività. Per bar, ristoranti, alberghi e Rsa la riduzione sale al 50 per cento, in ragione delle difficoltà maggiori riscontrate nella ripartenza e nella perdita di posti a sedere. Il secondo intervento riguarda la Cosap. Sono stati destinati 25 mila euro all’azzeramento per altri sei mesi, oltre quelli già previsti dal Governo fino al 31 ottobre, del canone per l’occupazione del suolo pubblico».
«Abbiamo inoltre dato la possibilità di raddoppiare lo spazio di suolo pubblico occupabile a disposizione, per garantire un numero di clienti corrispondente al livello di pre-emergenza. Chi, negli anni passati, non aveva mai fatto richiesta di occupazione di suolo pubblico, ora può farlo e può ottenere fino a 50 metri quadri. La Cosap riguarda anche gli ambulanti, altra categoria fortemente colpita. Per loro il Governo non ha previsto la riduzione della Cosap; i sei mesi di esenzione del canone che abbiamo stanziato valgono anche per loro. Se il Governo tornerà sui suoi passi, la nostra agevolazione si sommerà a quella statale». Questo è solo il primo passo; l’amministrazione sta studiando altre misure per sostenere i negozi di vicinato o l’apertura di nuove attività nel centro storico.
L’altra questione importante è quella relativa alle opere pubbliche, finanziate da Regione Lombardia per 500 mila euro e da cantierizzare entro il 31 ottobre...