Nembro, i negozi chiusi in centro sono un «ricettacolo di sporcizia»
Chi si ricorda i negozi di una volta a Nembro? Una semplice domanda posta sul gruppo Facebook “Sei di Nembro Se Anche Tu...” e quasi 400 commenti in risposta. Barbieri, salumieri, negozi di scarpe, bar, fruttivendoli, mercerie, panifici, ma anche venditori di lana, fiaschetterie, colorifici e tappezzieri. Chi abita le vie del centro storico o poco al di fuori ripensa con nostalgia a chi vendeva giocattoli e dolciumi, fiori e profumi. Oggi una buona parte di queste persone sono ormai in pensione, ma alcuni nembresi sono convinti che il ricambio generazionale non abbia prodotto altro che chiusure. E a testimoniarlo sono le numerose serrande abbassate.
Tra le soluzioni pensate dall’amministrazione comunale per rendere più attrattivo il centro storico per chi lo frequenta, c’è il recente aumento del numero dei parcheggi. Entro l’anno infatti verranno realizzati quattro nuovi posti auto e un posto moto in via Sotto gli Orti, mentre appena saranno terminati i lavori di messa in sicurezza riaprirà il parcheggio di via Talpino, con dodici posti auto o più a seconda delle possibilità progettuali. «Certo, i parcheggi sono utili per chi frequenta il centro storico – si legge sul gruppo Facebook – ma forse non bastano a ridare vita ad un paese morto». L’allusione è allo stato di evidente incuria in cui riversano molti locali commerciali sfitti, che restituiscono un’immagine decadente del centro storico.
Ecco che si rende necessaria, dunque, l’ordinanza n. 162 rivolta a tutti i negozi, pubblici esercizi e attività economiche presenti sulle vie del centro. «L’arredo urbano e le attività private decorose costituiscono una componente importante per assicurare livelli qualitativi di fruibilità del nostro Comune – si legge nelle premesse –; abbiamo constatato che in alcuni casi, talvolta a...