Nomina del comandante della Polizia Unione Insieme sul Serio, i dubbi dei sindacati
Nel documento, i sindacati denunciano una serie di criticità nelle procedure, facendo intendere un possibile conflitto d'interessi
Le procedure per l’assunzione di Marco Pera, comandante della Polizia Locale dell’Unione Insieme sul Serio, sono state svolte nel modo corretto? È la domanda che Daniele Vincini, responsabile della segreteria lombarda dei sindacati di Polizia locale, ha formulato con un esposto inviato all’Anac (Autorità nazionale anticorruzione) e alla procura generale della Corte dei Conti.
In particolare, i sindacati si chiedono se le modalità d’indizione del bando siano avvenute in contrasto con il codice di comportamento dei dipendenti dell’Unione, che in un articolo recita: «Il dipendente si astiene dal prendere decisioni o svolgere attività inerenti alle sue mansioni in situazioni di conflitto, anche potenziale, di interessi con interessi personali».
Nell’esposto si legge che il dottor Pera, dopo un incarico di dipendente nel comune di San Giuliano Milanese, è stato assunto dal 30 marzo del 2021 dall’Unione di comuni Insieme sul Serio con una procedura di mobilità volontaria fra Enti.
L’interrogativo al centro dell’esposto è il seguente: «Il bando relativo alla selezione di un posto di “funzionario responsabile del settore polizia locale-comandante, cat. D a tempo pieno e indeterminato” è stato indetto e sottoscritto in data 11/02/2021 dallo stesso dottor Marco Pera, il quale poi ha partecipato al bando di selezione indetto da sé stesso – si legge nel documento -. Anche la determinazione con cui si determinava di dar corso alla procedura selettiva de qua è stata sottoscritta dal dottor Pera».
Gli interrogativi aperti
Tra i criteri necessari per partecipare alla selezione (il termine per le domande era fissato all’1 marzo del 2021, poi prorogato al 15 marzo) per la mobilità volontaria vi era «l’effettiva e comprovata esperienza professionale come titolare di posizione organizzativa con responsabilità di un corpo di polizia locale» e il conseguimento della laurea scienze giuridiche, quella magistrale a ciclo unico in giurisprudenza, o titoli equivalenti. Escludendo, quindi, laureati in ambito economico o in scienze politiche.
Il sindacato critica anche la commissione esaminatrice, composta da tre persone: un esterno e due donne che lavoravano all’Unione Insieme sul Serio, che si sarebbero trovate «nella condizione di dover esaminare un loro diretto superiore». Dai verbali si legge che dei tre candidati, l’unico che è stato ammesso al colloquio è stato Marco Pera.
Inoltre, scrivono i sindacati nell’esposto, il presidente dell’Unione Mattia Merelli gli avrebbe conferito l’incarico di dirigente, «sebbene sia stato assunto come “funzionario responsabile” e non come dirigente».
«Secondo la Giurisprudenza amministrativa “gli incarichi dirigenziali di cui al primo comma dell’art. 109 del Tuel – evidenzia il documento inviato all’Anac e alla Corte dei Conti – possono essere conferiti solo al personale che abbia la qualifica di dirigente e vanno tenuti ben distinti dal mero conferimento delle funzioni dirigenziali del quale può essere investito anche personale non avente tale qualifica (“ai responsabili degli uffici o dei servizi, indipendentemente dalla loro qualifica funzionale”), nei Comuni privi di qualifiche dirigenziali”».