Parla il grande alpinista

«Non capisco Save the Mountains Queste cose fanno solo male»

«Non capisco Save the Mountains Queste cose fanno solo male»
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«Diecimila persone in un giorno non significano niente: in montagna bisogna andarci tutto l’anno, con rispetto». Silvio Mondinelli detto "Gnaro" è uno dei pochi uomini ad avere conquistato tutti gli Ottomila del pianeta; il secondo in Italia, dopo Messner, a essere arrivato su quelle quattordici vette senza ossigeno. A 61 anni appena compiuti gira il mondo (è appena tornato dalla Francia), fa la guida alpina e vive ad Alagna Valsesia (Vc). «Cerco di tenere bene quello che mi hanno lasciato i miei genitori, ho un po’ di campagna, mantengo pulito il bosco, ma ormai ho una certa età e oggi la mia montagna la vedo a 360 gradi».

 

 

Che cosa significa vederla a 360 gradi?

«Significa che andare in montagna non è solo fare escursionismo o arrampicata: vuol dire viverci, lavorarci, andare nei boschi, fare la legna, raccogliere il fieno, coltivare l’orto. Questa è la montagna».

Che cosa pensa di un’iniziativa come Save the Mountains? Può servire per promuovere la montagna?

«Per me queste cose fanno solamente male. In montagna bisogna andarci tutto l’anno, con rispetto».

Con rispetto, cioè?

«Cioè se non si può andare in un parco fuori dai sentieri, non si va. Se ci sono zone proibite, dove magari nidifica l’aquila, bisogna tenersi a distanza. Se ci sono luoghi troppo frequentati, istituiamo il numero chiuso. Conosco tanti che vanno per funghi e anziché raccoglierne tre ne portano a casa trenta chili».

La montagna è di tutti, perché non far salire tutti?

«Questo è giusto. Come noi scendiamo in città, anche i cittadini hanno il diritto di salire in montagna. Ma così come ci sono delle regole nelle città, anche in montagna ci sono e vanno rispettate. Tutti, a cominciare dal sottoscritto, dobbiamo regolarci. Ero a Chamonix quattro giorni fa, nei rifugi mancava l’acqua e c’erano quattro...

 

Per leggere l’articolo completo rimandiamo a pagina 7 del BergamoPost cartaceo, in edicola fino a giovedì 11 luglio. In versione digitale, qui.

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