«Non diamo fiato agli imbecilli, dai» Il Gasp in difesa di capitan Papu

La gara in casa del Verona chiuderà il trittico di trasferte nerazzurre dopo quelle di Bologna e Torino. «In questo momento non me la sento di fare calcoli o ragionamenti complessi - esordisce Gian Piero Gasperini in conferenza stampa -. Primo perché, sembra quasi scontato, ma non abbiamo già vinto contro il Verona. Troviamo una squadra che ha rivisto la possibilità di salvarsi dopo essere rimasta indietro per un lungo periodo e che viene da due vittorie. Quello che succede sugli altri campi non ci deve riguardare il campionato è ancora molto lungo e molto aperto. Sappiamo di essere un po’ di ritardo, ma dobbiamo concentrarci sulla gara di domani. Tutte le partite sono complicate, la lotta è aperta per tutti su ogni fronte e noi dobbiamo pensare a questo match con molta attenzione».
Un match che non sarà assolutamente da sottovalutare: «Dovremo andare con le giuste precauzioni, con umiltà e con grande concentrazione per non complicarci la vita. Siamo gli unici ad aver giocato in infrasettimanale, a Bologna abbiamo fatto una gara dispendiosa risolta solo a pochi minuti dalla fine, la gara con la Juve ci ha tolto qualche energia e domani affronteremo la terza gara a distanza ravvicinata. Noi sappiamo cosa dobbiamo fare, ossia giocare con fiducia, con la voglia massima di ottenere il risultato migliore. Cosa che non scontata, anche se forse qualcuno lo pensa. E questo non è da Atalanta. Ricordo che nella partita d’andata, vinta 3-0, abbiamo comunque corso qualche rischio».
Molti infortunati, soprattutto nel pacchetto arretrato: «Caldara non sta bene, così come Bastoni. Mancini è squalificato e Rizzo non è ancora disponibile. Questi quattro sono fuori. Ilicic-Gomez-Petagna? Possibilissimo giochino insieme. L’abbiamo fatto più volte nel corso della stagione. Non sarebbe una novità presentare un tridente simile. Non rappresenterebbe una anomalia. Gollini dal primo minuto? Non credo». Dopo l’incontro del Bentegodi, arriverà la sosta: «Se sarà utile? Dipenderà molto da domani. Siamo contenti per le convocazioni di de Roon e Hateboer, un premio al loro campionato. Rimarremo in una dozzina, poi ripartiremo con una ventina di giorni in cui ci giocheremo le nostre possibilità. Ma io sono contento quando i miei giocatori vengono chiamati dalle proprie nazionali perché significa che stanno e stiamo lavorando bene».
Il periodo negativo di Gomez sta scatenando polemiche sui social: «Insulti al Papu? Non rispondo a chi non ha faccia o non ha nomi - chiosa Gasperini -. Posso solo dire che abbiamo fatto un’ottima gara contro una Juventus fortissima. L’insulto a prescindere non va bene. Non siamo di fronte a geni. Diamo fiato a chi vede le partite, non agli imbecilli. Anche perché se gli rispondi, non capiscono». Guardando invece il verdetto degli ottavi di Europa League, cresce leggermente il rammarico per l’eliminazione: «L'Europa League è una competizione pesante che se non affronti al meglio risulta essere ancor più equilibrata di quanto sembrerebbe - analizza il tecnico della Dea -. Le eliminazioni di Lione e Borussia Dortmund, dunque, possono capitare. Più ti avvicini alle fasi finali, più i valori si allineano. Champions? Penso che nelle due partite, la Juventus abbia più chance. Storicamente il doppio confronto Juve-Real ha regalato gioie alla Juve, sono molto curioso di vedere la Roma. Lazio? Ha dato una bella dimostrazione di forza».