Una serie di problemi

Non solo vetri rotti, al Villaggio degli Sposi i residenti vogliono estirpare il vandalismo

L'obiettivo di chi vive nel quartiere è individuare e denunciare le poche, ma fastidiose, mele marce. Intanto, arrestato un 25enne

Non solo vetri rotti, al Villaggio degli Sposi i residenti vogliono estirpare il vandalismo
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di Camilla Amendola

Da quasi un anno, gli abitanti del Villaggio degli Sposi subiscono danneggiamenti alle proprie auto. Vengono rotti i finestrini per rubare ciò che i proprietari dimenticano nelle macchine, fossero anche (anzi, spesso è così) poche monete. Mercoledì 27 dicembre, un residente ha visto un ragazzo, un venticinquenne di origine kazaka, rompere il finestrino di una vettura e ha così deciso di seguirlo. Il coraggioso cittadino, che preferisce non rendere nota la propria identità, ha poi chiamato la polizia, che si è recata sul posto nel giro di pochi minuti. Il giovane è stato fermato e identificato, sebbene non sia stato possibile procedere all’arresto perché non c’era stata denuncia.

È comunque un passo avanti nella questione dei vetri rotti al Villaggio, ma è ancora presto per cantare vittoria. Non si sa ancora, infatti, se sia stato proprio il venticinquenne a commettere tutti i furti avvenuti in questi mesi. Il malcontento tra i residenti del quartiere, intanto, è cresciuto e sono sempre di più le persone che, sentendo lontane le istituzioni, organizzano delle “simil ronde” per garantire la sicurezza.

C’è chi la sera esce con il cane per controllare le vie o chi addirittura segue in macchina persone sospette. Racconta un residente: «Ho visto dei ragazzini che non mi piacevano. Si aggiravano in un parcheggio. Allora ho deciso di pedinarli in macchina. A un certo punto li ho persi di vista e ho iniziato a girare per tutto il quartiere. Non so se avessero intenzione di rompere dei finestrini, ma nel dubbio ho fatto il mio».

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Un ragazzo di 20 anni racconta invece di essere stato fermato da alcuni poliziotti in borghese nei giorni antecedenti alla fine dell’anno: «Hanno fermato me e i miei amici per chiederci se avevamo sospetti. Io ho risposto che non avevamo idea di chi fossero i ladri». Non tutti i furti vengono denunciati e i cittadini chiedono a gran voce che le telecamere promesse vengano istallate.

I casi di vandalismo, però, non finiscono qui. Una coppia, a metà dicembre, ha evitato un’aggressione solo grazie alla propria prontezza. Si aggiungono poi due episodi di furti in casa, lo scoppio di piccoli ordigni artigianali (che fanno rumore, ma nessun danno per fortuna) quasi ogni sera intorno alle 20.30 e delle scritte sui muri delle abitazioni appena sistemate grazie al bonus 110. Inutile dire che i cittadini non si sentono tutelati.

Allo stesso tempo, chi vive al Villaggio ci tiene a sottolineare che tutto questo non significa che il quartiere sia invivibile. Sono diverse le attività che vengono organizzate da associazioni e parrocchia. L’obiettivo dei residenti è individuare e denunciare le poche, ma fastidiose, mele marce.

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