Estate difficile

Non sono bastati novantamila euro dal Comune: a Lallio non si farà il Cre

Solo quindici iscrizioni, poi scese a otto. La sindaca Sara Peruzzini: «Abbiamo creato un format in base alle esigenze e dagli iniziali 130 euro a settimana eravamo scesi a 95»

Non sono bastati novantamila euro dal Comune: a Lallio non si farà il Cre
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A Lallio, il Cre è stato organizzato con dedizione, impegno e grande spirito di collaborazione, ma lunedì 6 luglio, giorno previsto per l’inizio delle attività, nessun bambino ha varcato i cancelli. «Le iscrizioni erano poche in partenza: solo 15. Dopo la delusione iniziale, abbiamo fatto una proporzione tra numero di abitanti e iscrizioni ottenute da altri paesi,  Treviolo per esempio, e ci siamo accorti che i numeri in sostanza erano gli stessi» spiega la sindaca Sara Peruzzini. «Ho fatto un giro di chiamate per avere le conferme definitive. Non me lo sarei mai aspettata: ben sette bambini si sono ritirati. Rimasti solo in otto, è stato impossibile realizzare il progetto estivo».

A Lallio la proposta nata dallo sforzo di tutte le realtà del territorio non ha incontrato le necessità dei cittadini. «Noi abbiamo creato un format, che per quanto diverso dal solito, cercava di andare incontro alle esigenze espresse dai cittadini in un questionario ben progettato» tiene a sottolineare la sindaca. «Pensavamo di aver ottenuto risposte chiare, che ci avrebbero indicato la direzione giusta, ma a quanto pare qualcosa non ha funzionato. I più chiedevano un’attività di rinnovata socialità e quanti avevano problemi lavorativi, li avevano soprattutto di mattina. Così abbiamo pensato a un Cre che coprisse la mattina e arrivasse fino alle 2 di pomeriggio con tanto di mensa inclusa. Il prezzo iniziale di 130 euro a settimana era stato ulteriormente abbassato a 95, proprio perché il comune si è impegnato al massimo. Avevamo preventivato ben 90 mila euro totali».

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