Il caso

Nuova perizia su Alessia Pifferi. E le parti civili prendono Roberta Bruzzone come consulente

La donna, condannata all'ergastolo per la morte della piccola Diana, era stata considerata capace di intendere e volere nel processo di primo grado. Nonna e zia della bambina si affidano alla nota criminologa

Nuova perizia su Alessia Pifferi. E le parti civili prendono Roberta Bruzzone come consulente
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Stamattina (mercoledì 26 marzo) gli esperti incaricati dalla Corte d'Appello di Milano hanno incontrato per la prima volta Alessia Pifferi, condannata in primo grado all'ergastolo per aver lasciato morire di stenti la figlia piccola, Diana, mentre lei era andata a fare visita all'ormai ex compagno bergamasco a Leffe.

Una nuova perizia

I giudici hanno affidato il compito allo psichiatra Giacomo Francesco Filippini, alla neuropsicologa Nadia Bolognini e al neuropsichiatra infantile Stefano Benzoni, che dovranno esaminare una seconda volta la donna, detenuta nel carcere di Vigevano. Nel processo di primo grado, era stata ritenuta capace di intendere e volere.

A partire da oggi, psichiatri e psicologa avranno novanta giorni di tempo per accertare se sia affetta da patologie psichiche o disturbi della personalità e se, nel caso, tali condizioni siano tanto gravi da aver compromesso al momento del fatto le sue capacità.

Bruzzone consulente delle parti civili

Negli scorsi giorni, inoltre, la criminologa Roberta Bruzzone è diventata consulente delle parti civili, ovvero la nonna e la zia della bambina, deceduta quando non aveva compiuto neanche un anno e mezzo a luglio 2022, abbandonata da sola nella casa dove abitava la madre.

Il legale delle familiari, l'avvocato Emanuele De Mitri, ha poi nominato come consulente anche lo psichiatra Alberto Caputo, che seguirà i lavori della nuova perizia su Pifferi, difesa dalla legale Alessia Pontenani.

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