Nuova truffa a un’anziana, a Gandino sottratti 5 mila euro e gioielli nella frazione di Cirano
Hanno trattenuto la signora, sola in casa, per decine di minuti al telefono. Al vaglio dei Carabinieri le immagini delle telecamere
di Giambattista Gherardi
L’ennesimo odioso episodio di truffa ai danni di un’anziana, ripetutosi questa volta in Val Gandino, nella frazione Cirano di Gandino.
L’episodio si è verificato mercoledì 13 novembre, nelle prime ore del pomeriggio. A ricevere una telefonata sul numero fisso della propria abitazione è stata una donna di 83 anni. Dall’altro capo del filo un uomo che si è qualificato come “avvocato”, che comunicava con ben recitata apprensione come il figlio della signora si trovasse improvvisamente in carcere per un grave incidente di cui era stato causa e che per il pagamento della cauzione di uscita avesse delegato proprio la madre.
La donna, sola in casa poiché il marito in quei momenti era uscito, si è comprensibilmente allarmata e ha in buona fede pazientemente ascoltato l’articolato racconto del suo interlocutore, che a un certo punto ha pure passato alla signora (dopo decine di minuti di conversazione) un supposto “carabiniere”, che ha ribadito i fatti e ribadito la necessità di un urgente versamento di almeno ottomila euro.
Mentre la conversazione telefonica era ancora in corso (evidentemente prolungata a lungo per evitare che la signora potesse in qualche modo aver cognizione dell’assurda richiesta e, soprattutto, chiamare il figlio o altri in aiuto), all’abitazione di Cirano si è presentato un terzo uomo, che ha ritirato contanti (pare per circa cinquemila euro) e gioielli in oro, che avrebbero “aiutato”, a suo dire, a risolvere il guaio nel quale il figlio si era cacciato.
A consegna avvenuta, gli interlocutori hanno continuato a tenere al telefono la signora, dettandole codici e riferimenti che sarebbero stati utili per lo sblocco della carcerazione. In realtà il protrarsi della telefonata ha semplicemente consentito al complice recatosi a Cirano di potersi dare alla fuga.
Una volta compresa la truffa, la vittima e i familiari hanno depositato immediata denuncia ai Carabinieri di Gandino, che da subito hanno avviato indagini serrate, analizzando le immagini delle telecamere presenti in zona per verificare se fosse possibile rilevare elementi utili alle indagini. L’invito accorato delle forze dell’ordine e dei familiari della vittima è quello di non prestare mai la minima attenzione a richieste telefoniche di qualsiasi natura, allertando immediatamente i Carabinieri al numero d’emergenza 112 dopo aver troncato questo tipo di conversazioni telefoniche.
Purtroppo la buona fede degli anziani e la fiducia che essi ripongono nel prossimo, unita all’apprensione per gli affetti familiare, giocano a favore di questi malintenzionati. L’invito anche ai familiari di persone anziani nell’allertare sempre i propri cari.