Bilancio 2020 e non solo

Nuove opere e aumento Irpef 4 punti per capire i conti comunali

Nuove opere e aumento Irpef 4 punti per capire i conti comunali
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Sono stati giorni frenetici negli uffici finanziari di Palazzo Frizzoni. Prima è stato presentato l’assestamento di bilancio 2019, poi, mercoledì 20, è stato presentato il bilancio di previsione 2020, cioè le previsioni di entrate e di spesa per l’anno a venire e che dovranno essere approvate dal Consiglio comunale entro Natale. Calcolatrici fumanti, dunque. E un assessore al Bilancio e ai Tributi, Sergio Gandi, alle prese con numerini e spiegazioni. Perché per un cittadino non è mai facile capire bene in cosa si traducano concretamente quelle cifre messe nero su bianco in faldoni del Comune. Proviamo allora a fare un po’ di chiarezza, soffermandoci su alcuni punti in particolare dei conti comunali. Quelli che, a nostro parere, meglio fotografano la situazione (rosea, va detto).

 

[Sergio Gandi, vicensidaco e assessore al Bilancio]

 

Sì, l’Irpef aumenta. Innanzitutto, la novità del bilancio previsionale 2020 che sta facendo più discutere: dopo cinque anni di amministrazione, la Giunta Gori ha deciso di aumentare l’addizionale Irpef, che passerà dallo 0,6 per cento allo 0,8 per cento. Gandi ha spiegato che l’aumento «non era più rinviabile», adducendo a sua discolpa il fatto che nell’85 per cento dei capoluoghi di provincia italiani l’addizionale Irpef è stata aumentata gli anni scorsi, mentre a Bergamo no. Concretamente, questo aumento significa un versamento mensile che va dai due ai cinque euro per i cittadini con redditi compresi tra i dodicimila e i 35 mila euro l’anno. Così il Comune incasserà circa 4,5 milioni di euro in più, che saranno investiti dall’Amministrazione in «misure a favore delle famiglie e delle fasce di popolazione più debole», è stato spiegato.

Investimenti “sociali”. Quest’ultima affermazione trova riscontro nel lato spese del bilancio previsionale 2020. Come il sindaco Giorgio Gori aveva reso noto rispondendo, in maniera forse eccessivamente piccata, a una domanda del consigliere Andrea Tremaglia che chiedeva un sostegno alle famiglie per l’acquisto dei nuovi seggiolini anti-abbandono, il Comune effettivamente aumenterà in modo importante gli investimenti in favore delle famiglie: poco meno di mezzo milione di euro verrà messo nell’azzeramento delle liste d’attesa degli asili nido comunali; duecentomila euro verranno invece investiti in nuovi servizi agli anziani; cinquantamila euro serviranno per avviare un nuovo servizio di “babysitteraggio” pensato per bambini dai cinque mesi ai tre anni; ulteriori investimenti, sebbene di minor peso, serviranno infine a migliorare gli spazi gioco e le ludoteche.
Oltre a questa attenzione per le famiglie, sono stati previsti anche contributi per le fasce più fragili della popolazione con nuovi investimenti sui servizi sociali e sul welfare e c’è una cifra messa a disposizione di cittadini e commercianti per migliorare la sicurezza di case e negozi (vedremo, poi, come questi soldi verranno assegnati, probabilmente con bandi).

Opere pubbliche da record. Se c’è però un punto su cui l’Amministrazione Gori si è sempre contraddistinta, questo è quello delle opere pubbliche. I grandi investimenti degli anni passati, infatti, continuano. Anzi, aumentano. Lo si...

 

Articolo completo a pagina 9 di BergamoPost cartaceo, in edicola fino a giovedì 28 novembre. In versione digitale, qui.

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