Nuovi spazi per la formazione medica: ristrutturazione dell’edificio in via Nini da Fano
I locali, di proprietà dell’Asst Papa Giovanni XXIII, saranno a disposizione degli studenti dei corsi triennali in professioni sanitarie
Diciassette aule didattiche, sette spazi per lo studio e quattro aule per le esercitazioni, oltre a locali per gli uffici, una biblioteca, una sala riunioni e, all’esterno, un parcheggio e un’area verde. Un intervento di riprogettazione e messa a norma del valore di oltre 4 milioni di euro che porterà in via Nini da Fano una nuova sede per la formazione dei futuri professionisti sanitari. La nuova destinazione dell'edificio, già sede di istituti scolastici superiori fino al 2009 e oggi di proprietà dell’Asst Papa Giovanni XXIII, vedrà la luce il prossimo anno. La sede di Longuelo ospiterà gli studenti dei corsi di laurea triennale in professioni sanitarie, attivi all’ospedale di Bergamo in collaborazione con l’Università Bicocca di Milano: infermieristica, fisioterapia, ostetricia e tecnici di radiologia medica per immagini e radioterapia. Qui si terranno anche le lezioni della School of Medicine and Surgery, corso di laurea magistrale in lingua inglese con sede proprio all’ospedale Papa Giovanni XXIII grazie ad una collaborazione con l’Università Bicocca, l’Università degli studi di Bergamo e l’Università del Surrey.
L’organizzazione degli spazi interni verrà completamente ridefinito: saranno migliorate le connessioni tra i diversi livelli e i tre piani dell’edificio a ferro di cavallo, ampliato lo spazio di ingresso e migliorata sua l’acustica sia l’illuminazione. Inoltre, saranno sostituiti i serramenti, rivista la coibentazione e sistemate le aree esterne ma la sagoma esterna e le facciate resteranno immutate. I lavori saranno eseguiti dal raggruppamento temporaneo di imprese tra Coedil Costruzioni Generali spa di Milano (per la parte edile) e AR.CO. Lavori scc di Ravenna (per la parte impiantistica). Il costo complessivo supera di poco 4 milioni 239 mila euro. «Si tratta di un’opera complessa e articolata che andrà a riguardare un immobile che è stato progettato negli Anni ‘60 dal compianto architetto Vito Sonzogni – sottolinea Alessandro Frigeni, architetto dell’Asst Papa Giovanni XXIII e responsabile unico del procedimento di questo intervento -. Per questo abbiamo previsto di mantenere le principali caratteristiche architettoniche dell’edificio e, in particolare, il rivestimento della facciata esterna in mattoni e borlanti di fiume».
«In un’ottica di sostenibilità ambientale, l’obiettivo che ci siamo prefissi è di trasformare l’immobile in un edificio il cui consumo energetico è pari quasi a zero – aggiunge Alice Muzzi, geometra del Papa Giovanni XXIII che collabora all’intervento –. Per questo abbiamo previsto il ricorso al teleriscaldamento e ai pannelli fotovoltaici».
«Prende forma un altro passaggio chiave per il nostro ospedale e per la realtà sanitaria bergamasca – conclude Maria Beatrice Stasi, direttore generale dell’Asst –. Il Papa Giovanni offre da tempo il suo apporto anche sul fronte della formazione dei futuri professionisti della sanità, con progetti innovativi come quello della Laurea magistrale in lingua inglese. Sono certa che questa sede nuova e moderna, che sorge nelle immediate vicinanze dell’ospedale, contribuirà a rendere i corsi di laurea con sede al Papa Giovanni sempre più attrattivi».