Ora è obbligatorio coprirsi naso e bocca fuori di casa (ma le mascherine non si trovano)
La norma sarà di fatto dal 5 aprile. E la Regione ha prorogato fino al 13 aprile le misure restrittive già stabilite per l’intero territorio lombardo
Da domani (5 aprile), chi uscirà di casa dovrà usare la mascherina o un qualsiasi altro panno o strumento per coprirsi la bocca a il naso per evitare di contagiare altre persone o essere a sua volta contagiato. E’ quanto ha stabilito Regione Lombardia, che ha comunicato la decisione attraverso una nota stampa diramata nella serata di sabato 4 aprile (per il testo della nuova ordinanza regionale cliccare QUI).
In particolare, nel documento si legge che «l'ordinanza del presidente della Regione introduce anche l'obbligo per chi esce dalla propria abitazione di proteggere sé stessi e gli altri coprendosi naso e bocca con mascherine o anche attraverso semplici foulard e sciarpe. Gli esercizi commerciali al dettaglio già autorizzati (di alimentari e di prima necessità) hanno l'obbligo di fornire ai propri clienti guanti monouso e soluzioni idroalcoliche per l'igiene delle mani».
Più facile a dirsi che a farsi visto che le mascherine che dovrebbero essere messe a disposizione da parte delle autorità statali e regionali a tutela della salute pubblica risultano essere praticamente introvabili. Per non contare il fatto che un panno di cotone traspirante non sembra certo essere il miglior strumento con cui evitare il contagio. Sarebbe utile conoscere gli indirizzi o i numeri di telefono dei punti in cui i cittadini possono rivolgersi per acquistare le mascherine protettive certificate. Certo, in mancanza dei dispositivi di protezione anche una sciarpa è meglio che niente.
Inoltre, la nota precisa che a partire da domenica 5 aprile e fino a lunedì 13 aprile resteranno in vigore le misure restrittive già stabilite per l'intero territorio lombardo, contenute nell’ordinanza regionale emanata lo scorso 21 marzo. «In particolare il documento regionale conferma la chiusura degli alberghi (con le eccezioni già in vigore), degli studi professionali, dei mercati e tutte le attività non essenziali - prosegue la nota -. Inoltre, sarà possibile acquistare articoli di cartoleria all'interno degli esercizi commerciali che vendono alimentari o beni di prima necessità, già aperti. Sarà anche possibile la vendita di fiori e piante solo con la consegna a domicilio».
Infine, nel comunicato stampa si legge che Palazzo Lombardia «ai sensi del decreto legge del 25 marzo scorso che vieta alla Regione di intervenire sulle attività produttive è stato chiesto al Governo di confermare con un Dpcm specifico la chiusura dei cantieri edili e di permettere, invece, le attività legate alla filiera silvopastorale (come, ad esempio, il taglio della legna)».