Olimpia ko, ma ce l’ha messa tutta E l’abbraccio dei tifosi lo dimostra

Si ferma a gara-3 il sogno Superlega dell’Olimpia Bergamo. La formazione allenata da Alessandro Spanakis è costretta ad alzare bandiera bianca dopo quasi due ore e mezza di gioco e concedere la promozione nella massima serie alla Gas Sales Piacenza, vera bestia nera dei bergamaschi in questa stagione. In ogni confronto con Bergamo, gli emiliani hanno mostrato tutta la propria supremazia, vincendo tutti gli scontri diretti disputati e bissando il successo ottenuto nella finale di Coppa Italia a Bologna. In casa Olimpia c’è sicuramente molto amaro in bocca, ma a conti fatti il sodalizio del duo Caloni-Agnelli può ritenersi soddisfatto del risultato raggiunto avendo migliorato lo score della stagione precedente - pur senza conquistare alcun trofeo -, ma soprattutto di essersi inchinata solamente a quella che era una vera e propria corazzata costruita per effettuare il salto di categoria.
In gara-3 suona però una musica decisamente diversa rispetto alle due precedenti che avevano visto l’Olimpia perdere in tre set. I bergamaschi sono consapevoli di essere all’ultima spiaggia e quindi di giocarsi le ultime possibilità di prolungare la serie, pertanto già l’approccio al match è decisamente migliore. Bergamo - in campo con Garnica in palleggio, Romanò opposto, Erati e Cargioli al centro, Tiozzo e Shavrak in posto quattro e Innocenti libero - va sotto 19-14, poi inizia a rosicchiare un punto dopo l’altro fino al 22-22 e piazza la zampata vincente con Cargioli (23-25). L’equilibrio regna invece sovrano nella seconda frazione di gioco, con nessuna delle due squadre in grado di prendere il sopravvento sull’altra e una serratissima lotta punto a punto che si protrae fino alla fine con la Gas Sales Piacenza abile a trovare il guizzo giusto per riportare il match in parità (25-22).












Il match prosegue sul sottilissimo filo dell’equilibrio, con la squadra di Botti - schierata con Paris in cabina di regia, Sabbi opposto, Fei e Tondo al centro, Yudin e Klobucar schiacciatosi-ricevitori e Fanuli libero - a provare lo slancio decisivo. In parte questa mission riesce, perché Piacenza va sul 16-11, ma ancora una volta il cuore dell’Olimpia è più forte e Bergamo passa nuovamente in vantaggio grazie a un 24-26 in rimonta. Nel quarto set la Gas Sales si dimostra abile a non farsi riacciuffare (25-20) e a portare tutti a un tie-break al cardiopalma. Bergamo acquisisce e mantiene un paio di punti di margine fino al 7-9, ma nel finale si scatena l’uragano Sabbi che fa danni sia in attacco che dai nove metri (per l’opposto emiliano complessivamente 27 punti, 58% in attacco e 5 aces) e consegna la promozione in Superlega alla propria squadra.
Gas Sales Piacenza-Olimpia Bergamo 3-2
(23-25, 25-22, 24-26, 25-20, 15-13)
Gas Sales Piacenza: Fei 5, Canella, Yudin 16, Mercorio, Klobucar 9, Paris 3, Tondo 13, Fanuli (L), Sabbi 27. Non entrati: Copelli, Ingrosso, Ceccato, Debiasi e Cereda. Allenatore: Botti.
Olimpia Bergamo: Erati 6, Innocenti (L), Cargioli 9, Tiozzo 12, Cristofaletti, Garnica 1, Gritti, Shavrak 17, Sette 4, Romanò 25. Non entrati: Cioffi, Franzoni (L) e Cogliati. Allenatore: Spanakis.
Arbitri: Brancati di Perugia e Feriozzo di Ascoli Piceno.
Durata set: 31’, 29’, 30’, 26’, 23’. Totale 139’.
Note: spettatori 1200 circa. Muri 13-10, aces 7-6, errori in battuta 22-26.