La petizione

Oltre 30 mila firme raccolte per chiedere chiarezza su quanto accaduto in Val Seriana

Oltre 30 mila firme raccolte per chiedere chiarezza su quanto accaduto in Val Seriana
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Ha superato le trentamila firme la petizione lanciata sulla piattaforma online Change.org in cui si chiede giustizia per quanti hanno perso la vita a causa del Coronavirus a Bergamo e in Val Seriana.

A distanza di oltre un mese dai primi casi accertati nella bergamasca e, in particolare, all’ospedale Pesenti Fenaroli di Alzano Lombardo i parenti e i conoscenti delle centinaia di vittime hanno rivolto un appello in cui si chiede che «i politici locali e i rappresentanti del territorio esigano chiarezza su quanto accaduto dopo la chiusura del 23 febbraio del pronto soccorso di Alzano Lombardo, inspiegabilmente riaperto senza alcuna precauzione del caso».

Come si legge nel testo della petizione «si chiede, inoltre, di verificare perché, nonostante le spinte dei cittadini e degli amministratori, non sia stata istituita alcuna zona rossa che, come a Codogno e Lodi, avrebbe potuto limitare i danni. Alla luce dell’aumento smisurato dei contagi e dei decessi, che attestano la provincia di Bergamo la più grave in tutta Europa, si chiede che chiunque sappia qualcosa parli e chi abbia responsabilità faccia la sua parte per permettere alla nostra provincia di rialzarsi il prima possibile. Perché la morte di mio padre e di tutte le altre vittime non sia vana. Per tutti i nostri cari che hanno combattuto una guerra che nessuno ha voluto. Che il nostro grido di dolore arrivi lontano! Uniti possiamo farlo!».

L’appello si conclude con la proposta dell’istituzione di una giornata di lutto per ricordare «le vittime di questa catastrofe».

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