Le parole del suo legale

Omicidio di Fara d'Adda, Fumagalli ricoverato (e interrogato) in ospedale: «Manifestati intenti suicidi»

Lo ha rivelato il suo avvocato. L'uomo, accusato di aver ucciso la compagna Romina Vento, avrebbe interrotto «la cura che seguiva per una patologia psichiatrica»

Omicidio di Fara d'Adda, Fumagalli ricoverato (e interrogato) in ospedale: «Manifestati intenti suicidi»
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Carlo Fumagalli, il 49enne accusato dell'omicidio della compagna Romina Vento (44 anni), dalla tarda sera di ieri, 21 aprile, si trova ricoverato nel reparto di Psichiatria dell'ospedale Papa Giovanni di Bergamo. L'uomo, infatti, pare che abbia manifestato intenti suicidi nella cella del carcere di Bergamo nella quale si trovava recluso da mercoledì.

A rivelarlo a L'Eco di Bergamo è stato l'avvocato Fabrizio Manzari, difensore dell'uomo, che ha fatto sapere che proprio all'ospedale cittadino si è anche svolto la mattina di oggi l'interrogatorio di convalida dell'arresto. Il gip del Tribunale di Bergamo Vito Di Vita, tenendo conto anche della delicata situazione psico-fisica in cui si trova in questo momento Fumagalli, ha deciso di prendersi un po' di tempo per valutare sia la convalida dell'arresto che le eventuali misure cautelari da applicare all'uomo.

Stando alle prime informazioni raccolte, il 49enne avrebbe comunque confermato quanto già aveva raccontato agli inquirenti nelle ore precedenti. Ovvero di essersi infuriato quando, durante un litigio in auto, Vento gli avrebbe confermato la volontà di lasciarlo. È a quel punto che Fumagalli, alla guida della vettura a Fara Gera d'Adda, avrebbe schiacciato l'acceleratore e puntato il fiume. Secondo il suo avvocato difensore, il 49enne aveva messo in conto la possibilità di morire anche lui. Non dello stesso avviso, invece, gli inquirenti. O meglio, si sta ancora cercando di capire cosa sia realmente successo nei momenti successivi alla caduta in acqua della vettura con a bordo Fumagalli e Vento e come mai, mentre l'uomo è riuscito a uscire dalla vettura e a mettersi in salvo, la 44enne sia invece morta annegata.

Risposte importanti a questi dubbi dovrebbero arrivare in seguito all'autopsia sul corpo della donna, in programma per martedì 26 aprile proprio al Papa Giovanni. Intanto, pare appurato che prima del litigio tra la coppia, a bordo della vettura ci fosse anche una terza persona: si tratta di un collega della donna uccisa, che avrebbe chiesto un passaggio a casa visto che Fumagalli era andato a prendere la compagna a lavoro. Il litigio e l'omicidio, però, sarebbero avvenuti dopo.

Sembra essere anche sempre più chiaro il fatto che Fumagalli sia una persona con problemi psichiatrici. A margine del tentato suicidio delle ultime ore, infatti, il suo legale ha anche svelato a L'Eco di Bergamo che «da cinque settimane aveva interrotto la cura che seguiva per una patologia psichiatrica».

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