Processo

Omicidio di Grumello, a breve esame del Ris su arma del delitto e vestiti

El Makkaoui ha cambiato i suoi avvocati e si prepara per la richiesta di rinvio a giudizio

Omicidio di Grumello, a breve esame del Ris su arma del delitto e vestiti
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Il prossimo 13 giugno ci sarà l’esame del Ris sul martello ed i vestiti dell’omicidio di Grumello del Monte, quello in cui, il 19 aprile scorso, il 24enne Hamedi El Makkaoui uccise a martellate l’imprenditore 56enne Anselmo Campa, padre dell’ex fidanzata di 21 anni, per questioni di soldi.

A riportare i dettagli è oggi (lunedì 6 giugno) il Corriere della Sera Bergamo: il delitto è già stato confessato dall’arrestato, resta ora da capire se il pm Maria esposito chiederà, dopo le opportune considerazioni, il rinvio a giudizio oppure il giudizio immediato. Quando il giovane, chiamato da tutti in paese “Luca”, ammise il delitto davanti agli inquirenti, nel suo armadietto al lavoro furono ritrovate le chiavi, il portafoglio della vittima ed i pantaloni che indossava il colpevole durante il crimine, mentre era stato lui stesso a condurre gli investigatori nel luogo dove aveva gettato il martello e gli abiti sporchi di sangue, sulla riva del fiume Oglio. Reperti su cui verranno effettuate analisi biologiche e alle quali le parti a processo potranno partecipare con un proprio consulente.

Nel frattempo, El Makkaoui ha cambiato i propri avvocati difensori, Rober Ranieli e Giorgio Conti e con loro dovrà impostare una strategia per evitare l’ergastolo, a cui potrebbe portare l’aggravante per futili motivi. Il ragazzo avrebbe infatti ucciso Campa, sulla base di quello che ha dichiarato lui stesso, a causa di una macchina concessagli in uso dal padre della fidanzata anni fa, per la quale aveva versato circa cinquemila-seimila euro. Dato che Campa voleva venderla ad un conoscente, l’assassino aveva chiesto la restituzione del denaro che aveva già versato per riscattarla, che gli era stato però negato in malo modo dalla vittima, scatenando la sua furia omicida.

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