Omicidio di Laura Ziliani, il medico legale conferma: soffocata e poi seppellita
La donna, 55 anni, era scomparsa l'8 maggio del 2021 a Temù. La salma è stata poi ritrovata tre mesi più tardi
Laura Ziliani, l'ex vigilessa di 55 anni scomparsa l'8 maggio del 2021 a Temù e trovata morta l'8 agosto nel fiume Oglio, sarebbe stata soffocata e poi seppellita.
È questa la tesi, secondo quanto riportato dai colleghi di PrimaBrescia, alla quale sarebbe giunto il direttore di Medicina legale degli Spedali Civili, che ha depositato al pubblico ministero la relazione definitiva dell'autopsia. Il medico legale avrebbe quindi escluso il suicidio o la morte naturale tra le cause del decesso della cinquantacinquenne, che prima di essere uccisa sarebbe stata stordita con un cocktail di farmaci.
Per l’omicidio della donna si trovano in carcere dal 24 settembre scorso due delle tre figlie della vittima, Silvia e Paola Zani, di 26 e 19 anni, e il fidanzato della sorella maggiore, Mirto Milani, uno studente universitario di 27 anni residente in provincia di Bergamo. I tre, fino a questo momento, sono sempre rimasti in silenzio. Le accuse nei loro confronti sono di omicidio e occultamento di cadavere.
Secondo quanto ricostruito dagli inquirenti il movente che li ha spinti a uccidere Laura Ziliani sarebbe di natura economica: avrebbero mirato a sostituirsi alla vittima nella gestione del patrimonio immobiliare, così da risolvere i rispettivi problemi economici. La Procura di Brescia sarebbe ora in procinto di chiudere le indagini. I familiari sono in attesa che la salma dell’ex vigilessa non sia più sotto sequestro, così da poter celebrare il funerale.