Delitto di Terno

Omicidio di Sharon, la genetica in aiuto delle indagini: prelevato Dna a diversi residenti

Senza altre piste da seguire, si convocano in caserma gli abitanti della zona. Sul telefono messaggi o telefonate prima del delitto

Omicidio di Sharon, la genetica in aiuto delle indagini: prelevato Dna a diversi residenti
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Gli inquirenti, dopo che la pista dello spacciatore nel box si è rivelata priva di interesse e gli interrogatori non hanno portato a una svolta nel caso di Sharon Verzeni, accoltellata a Terno d'Isola, hanno deciso di profilare il Dna di diversi residenti di via Castegnate e delle zone vicine.

Si stanno dunque compiendo, come riportato da PrimaMerate, dei prelievi a tappeto, certo non come quelli del caso di Yara Gambirasio, che portò alla raccolta di oltre 22mila campioni. La nuova strategia di chi indaga per trovare il colpevole, rimasto ignoto dopo oltre due settimane di indagini, sembra però essere quella della genetica.

La genetica in aiuto alle indagini

Da una parte, quindi, si sta prelevando il materiale di chi è entrato in contatto con la giovane poco prima dell'omicidio per ovvi motivi. Come potrebbero aver fatto i colleghi di lavoro ed il personale sanitario, che l'ha soccorsa dopo la chiamata al 112. Questo in modo tale da escludere alcune tracce biologiche sul corpo della vittima, sotto analisi del Ris. Dall'altra, si sta convocando in caserma chi abita nell'area prossima a dove è avvenuta l'aggressione, ma anche la presenza nelle immagini delle telecamere in quell'orario potrebbe essere un criterio.

Del resto, circoscrivere questo tipo di profilazione a chi è delle vicinanze potrebbe spiegarsi con il fatto che, almeno da quanto è trapelato, dopo che la barista aveva dato l'allarme e aveva attirato l'attenzione degli abitanti delle case vicine e di alcuni passanti, nessuno è stato visto scappare. Né a piedi, né tantomeno in macchina, inoltre nessuna altra figura è stata vista con lei, quando ha urlato chiedendo aiuto.

Traffico sul telefono

Una delle possibili spiegazioni, il fatto che l'assassino si sia nascosto, in attesa che tutto tornasse relativamente tranquillo, si sia mischiato a chi è arrivato dopo oppure - ma si tratta unicamente di un'ipotesi - gli sia bastato tornarsene nella sua abitazione, magari proprio in quella strada. Nel frattempo, proseguono gli accertamenti sul telefono della donna uccisa, che pare abbia generato traffico poco prima che avvenisse il delitto, anche se non è noto al momento se siano messaggi o telefonate, o se possano avere qualche importanza per le indagini.

Commenti
Alfredo

Ironicamente ( non sarebbe il caso )meglio risolvere il caso alla Tenente Colombo

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