Operaio 49enne travolto e ucciso da un camion a Lallio: «Rischio segnalato già a gennaio»

«Una profonda amarezza e un dolore grande»: così la Filcams-Cgil di Bergamo commenta l’infortunio mortale di questa mattina (martedì 8 agosto), costato la vita a un operaio della Zanetti Formaggi, travolto da un camion che stava ripartendo dall’azienda di Lallio. La vittima è Andrea Menegoi, 49enne addetto al confezionamento, residente in città, più precisamente a Loreto. Stando a quanto riportato dal Corriere Bergamo, viveva con la madre novantenne.

Il rischio segnalato a gennaio

Proprio il forte rischio di venire travolti in quel punto dell'azienda era stato segnalato, per iscritto, lo scorso gennaio alla Direzione della Zanetti dal rappresentante dei lavoratori alla sicurezza (Rls) del sindacato. La nota sindacale puntava il dito contro le criticità della movimentazione dei mezzi, ma anche sul fatto che i lavoratori fossero costretti a transitare per tre passi carrai per raggiungere l’unico tornello di uscita.

«Il 24 gennaio il nostro rappresentante aveva segnalato il rischio rilevato proprio in quell’area. Poi erano seguiti alcuni incontri con l’azienda: si sapeva di quella criticità, eppure oggi un operaio è morto - ha commentato dal luogo dell’infortunio la sindacalista Cristina Guerinoni -. Si doveva assistere l’arrivo o la ripartenza dei camion con un operatore a terra, perché parte del camminamento pedonale non è visibile dall’abitacolo dei mezzi». L’azienda era stata invitata a valutare una nuova uscita, oltre che un nuovo tornello, al cancello vicino al capannone, accorciando di molto il percorso e i varchi attraversati dai lavoratori.

Convocata assemblea dei lavoratori

Nella segnalazione di gennaio si legge che il percorso indicato tramite segnaletica orizzontale non risultava essere il più sicuro per i dipendenti, in quanto devono passare dagli attraversamenti pedonali posti ai cancelli carrai, in prossimità dei quali transitano spesso camion. Era già accaduto che alcuni dipendenti rischiassero di essere travolti dai veicoli in entrata e in uscita.

«Ci risulta – ha proseguito Guerinoni – che le strisce pedonali spesso siano coperte dai camion perché in uscita dal tunnel di carico e scarico, per riuscire a chiudere i portelloni, i mezzi si fermano più avanti di quanto dovrebbero. Non c’è abbastanza spazio». Il segretario generale della Filcams-Cgil, Nicholas Pezzè, ha manifestato la propria vicinanza alla famiglia del lavoratore. All’azienda il sindacato chiede un incontro urgente, non appena le dinamiche dell’infortunio saranno chiarite. Intanto per venerdì, dalle 14.30 alle 16.30, è convocata un’assemblea con i lavoratori.

Il cordoglio dell'azienda proprietaria del camion

La tragedia di Lallio ha toccato da vicino anche un'altra azienda, ovvero la Torello Trasporti di Montoro, provincia di Avellino. È stato proprio un camion di questa realtà a travolgere e uccidere Mengoi. Per questo, la Torello ha diffuso un comunicato stampa per esprimere il proprio cordoglio per quanto avvenuto.

«In riferimento a quanto accaduto a Lallio - si legge nella nota stampa -, dove questa mattina un operaio logistico è rimasto coinvolto in un incidente mortale a causa di una tragica fatalità le cui dinamiche sono in fase di accertamento, la Torello Trasporti Srl desidera esprimere la propria vicinanza alla famiglia della vittima e alla ditta con cui collaborava. In riferimento all’accaduto, le autorità stanno procedendo a svolgere le dovute indagini con l’obiettivo principale di determinare l’esatta dinamica dell’episodio. Al fine di stabilire, prima possibile e con precisione, le dinamiche dell’avvenimento, la Torello Trasporti Srl esprime massima disponibilità al dialogo con le autorità competenti coinvolte. Rinnovando tutta la nostra solidarietà e vicinanza alla famiglia della vittima, la Torello Trasporti Srl ringrazia per l’attenzione».