Operaio di Medolago cade dal tetto di un capannone Dhl di Pozzuolo e muore sul colpo
Il cedimento stamattina (venerdì 15 novembre) alle 8.20. Lavorava per un'azienda con sede legale a Curno e operativa a Gorle
Un operaio di Medolago è morto stamattina (venerdì 15 novembre) alla Dhl di Pozzuolo Martesana, nel Milanese: si chiamava Federico Gerardo Rocabado, aveva 54 anni ed era di origini argentine.
La vittima, che lavorava per la ditta Fratelli Rodriguez Srl, con sede legale a Curno ma operativa a Gorle, stava rifacendo la copertura del tetto. Un cedimento ne ha causato la caduta per dieci metri di sotto nella tromba delle scale, provocandone il decesso.
Il cedimento fatale
L'incidente, come riportato da PrimaLaMartesana, è avvenuto intorno alle 8.20 al capannone di via delle Industrie 1, dove l'uomo stava rimuovendo la copertura isolante vecchia per posare quella nuova.
A causa di un cedimento, è precipitato nella sezione delle scale interne, ha sbattuto violentemente la testa, procurandosi una grave lesione al cranio, ed è morto sul colpo.
Sul posto carabinieri e Ats
Immediatamente sul luogo è stata richiesta la presenza di un'ambulanza della Croce Bianca di Melzo e l'automedica, accorsi in codice rosso, ma è stato tutto inutile. La morte dell'uomo è stata constatata direttamente sul posto.
Presenti anche i carabinieri della Compagnia di Pioltello e il personale dell'Agenzia di tutela della salute della città metropolitana di Milano. A loro il compito di ricostruire la dinamica e verificare il rispetto di tutte le norme in materia di sicurezza.
La nota di Dhl
Nel pomeriggio, Dhl Global Forwarding Italy ha emesso una nota sulla tragica vicenda:
«La proprietà dello stabile in cui si trova la sede Dhl Global Forwarding Italy di Pozzuolo Martesana ha affidato a una ditta esterna i lavori di rifacimento del tetto e oggi, purtroppo, uno dei loro dipendenti è stato vittima di un incidente fatale ed è deceduto. Al momento sono in corso le indagini per accertare la dinamica e le cause dell’incidente. Dhl Global Forwarding Italy esprime il suo più profondo cordoglio ed è vicina alla famiglia della vittima».
La reazione dei sindacati
Sempre nel pomeriggio è arrivata anche la reazione delle sigle sindacali Feneal Uil, Filca Cisl e Fillea Cgil di Bergamo, che «denunciano, per l’ennesima volta, preoccupazione e sdegno per quanto è successo in provincia di Milano. A pochi giorni dall’incidente mortale nel cantiere T2, un altro lavoratore edile, residente nella nostra provincia e impiegato in una ditta bergamasca, ha perso la vita precipitando da un’altezza di 10 metri, dal tetto del capannone del polo logistico della Dhl a Pozzuolo Martesana in provincia di Milano».
Di seguito, le dichiarazioni di Valerio Cifone, Daniel Piatti e Marco Bonetti delle segreterie provinciali dei sindacati citati:
«Nuovamente ci ritroviamo a doverci stringere a un’altra famiglia, che ha perso un proprio caro uscito di casa per andare a lavorare. Attendiamo che le autorità competenti ricostruiscano con precisione la modalità di questo terribile incidente. Rispetto delle regole e prevenzione sono fondamentali perché queste tragedie non si ripetano, insieme alla informazione e la formazione dei lavoratori già prevista anche nel contratto nazionale dell’ediliza. Sono questi gli strumenti più efficaci per contrastare gli infortuni nei luoghi di lavoro, insieme agli investimenti sulla sicurezza che devono essere prioritari per le imprese. Ribadiamo che non bisogna mai abbassare la guardia e bisogna agire uniti, istituzioni, aziende e sindacati, per porre in campo tutti gli strumenti utili a garantire maggiore sicurezza dei lavoratori.
Questa è una sconfitta per tutti, ma è per questo che come Organizzazioni Sindacali dobbiamo continuare capillarmente da un lato a sensibilizzare imprese e lavoratori sull’importanza della sicurezza e della prevenzione, dall’altro continuare una grande azione di pressione sociale nei confronti delle istituzioni per esigere sempre più investimenti su assunzioni di ispettori e medici del lavoro. Servono misure urgenti e concrete per mettere in sicurezza i luoghi di lavoro. Come parti sociali possiamo intervenire soprattutto sulla cultura della prevenzione, ma non basta. È necessario un investimento urgente del Governo sull'attività ispettiva e sui controlli».
non so più cosa pensare,i corsi per la sicurezza vengono svolti,le attrezzature ci sono e allora perchè tutte queste disgrazie?