Anche a San Giovanni Bianco vaccinati contro il Covid i primi 90 anziani
A ricevere il siero prodotto dalla Pfizer sono state persone con un’età compresa tra i 95 e gli 82 anni, residenti in Val Brembana. Domani previste altre 90 vaccinazioni. All'ospedale di Bergamo si parte domenica (21 febbraio): previste 135 somministrazioni
Non soltanto al Bolognini di Seriate, dove la prima a ricevere il vaccino anti-Covid è stata suor Annetta Gervasoni, che compirà 101 anni sabato (20 febbraio). La fase 1-ter della campagna vaccinale dedicata agli ultraottantenni è iniziata oggi, giovedì 18 febbraio, anche all’ospedale di San Giovanni Bianco, sotto la supervisione del direttore medico Giulia Bombardieri.
A ricevere il siero prodotto dalla Pfizer sono state 90 persone, con un’età compresa tra i 95 e gli 82 anni, residenti in Val Brembana. «Partendo da San Giovanni Bianco abbiamo voluto dare un messaggio di attenzione al territorio, alla montagna e alle persone anziane che vivono lontano dalla città», sottolinea Fabrizio Limonta, direttore socio sanitario dell’Asst Papa Giovanni XXIII, cui il presidio ospedaliero della Valle fa riferimento.
Anche domani a San Giovanni Bianco sono in programma altre 90 somministrazioni. All'ospedale di Bergamo, invece, si inizierà domenica (21 febbraio) con uno slot di 135 vaccinazioni. Inoltre, a partire dalla prossima settimana verrà attivato il polo vaccinale nella sede del PreSST di Sant'Omobono Terme. I numeri delle sedute calendarizzate nelle varie sedi dell'Asst Papa Giovanni XXIII aumenteranno progressivamente, man mano che si esauriranno, con la somministrazione delle seconde dosi, le fasi 1 e 1-bis della campagna.
«L’aumento delle sedute dipenderà molto anche dai tempi dettati dalla necessaria cautela richiesta con i pazienti più fragili - aggiunge il direttore generale Maria Beatrice Stasi -. Vaccinare gli anziani richiede la massima attenzione e tutto il tempo necessario per valutare l’anamnesi ed effettuare la somministrazione. Saranno i riscontri delle prime giornate di avvio a consentire il potenziamento degli slot, abbreviando i tempi tra un vaccino e l'altro».
All’ospedale di San Giovanni Bianco il medico di riferimento è stato il dottor Giampaolo Quinzan, infettivologo del Papa Giovanni, che insieme al collega Giovanni Rocchi si occupa dell’anamnesi dei pazienti candidati alla vaccinazione. A eseguire le iniezioni sono stati tre infermieri che lavorano sotto la supervisione di Cristina Caldara, responsabile per la direzione delle professioni sanitarie e sociale dei processi socio-assistenziali territoriali. A loro si è aggiunto il personale dedicato all’accoglienza e gli operatori amministrativi.
Modalità della vaccinazione
La somministrazione avviene con un’iniezione nella parte superiore del braccio. Il personale sanitario raccomanda quindi di indossare vestiti comodi, così da potersi svestire e rivestire facilmente. Per tutto il tempo è importante indossare la mascherina che copra naso e bocca.
Dopo la somministrazione è necessario rimanere in osservazione 20 minuti. In concomitanza con l’esecuzione della prima dose verrà comunicato anche il giorno dell’appuntamento per la seconda, a distanza di 3 settimane. È indispensabile che i pazienti si ripresentino anche per il richiamo del vaccino, necessario a garantire il raggiungimento della protezione dal Covid.