Pagamenti elettronici e chatbot Come si evolve il settore bancario

La tecnologia moderna ci ha abituati a continue innovazioni che spesso cambiano, per non dire stravolgono, le nostre abitudini quotidiane. Ognuno di noi ha uno smartphone in tasca e utilizza sempre più la rete internet per svolgere tante operazioni. Anche il settore bancario è coinvolto in questa evoluzione digitale, che interessa vari aspetti. Se da un lato troviamo i pagamenti elettronici, dall’altro si aprono nuovi scenari che vedono al centro della discussione l’intelligenza artificiale e i nuovi assistenti virtuali evoluti.
Digital payments: in Italia crescono del 6,8%. Pagare un caffè con la carta di credito non è più un’utopia o una notizia che si legge nella sezione estere di un quotidiano. Dai nuovi sistemi che sfruttano proprio gli smartphone (si parla di Google e Apple Pay) alle nuove carte contactless, oggi è sempre più comune pagare anche piccoli importi in modo digitale. I dati dell’osservatorio di Assofin, Nomisma e Ipsos parlano chiaro: nel 2018 si è registrato una forte crescita dei pagamenti elettronici, che hanno traguardato un +6,8% rispetto all’anno precedente. Di pari passo è stato anche l’andamento degli importi transati, che ha toccato il record di 80 miliardi di euro, con un aumento dei volumi complessivi del 4,7%.
Assistenti vocali e chatbot: l’esperienza dei clienti è sempre più digitale. Il meteo? Le condizioni del traffico? I prossimi appuntamenti? Siamo sempre più abituati a chiederli agli assistenti vocali presenti o nel nostro cellulare o direttamente in casa. Ma la frontiera dell’intelligenza artificiale è in continua evoluzione, tanto che la si trova in sempre più servizi per semplificare la vita dei consumatori e l’esperienza d’acquisto. Anche in questo caso fino a qualche anno fa sarebbe stato impensabile applicare questa tecnologia al settore bancario, ossia pensare a un istituto di credito che conversa con un cliente tramite un elaborato sistema tecnologico. Oggi però tutto questo sembra esser diventato realtà, visto che è sempre più semplice vedere uno di questi esempi. Si prenda ad esempio il caso di Santander Consumer Bank che grazie alla collaborazione con una startup specializzata in intelligenza artificiale e assistenti virtuali sta utilizzando questi strumenti. In questo modo il cliente può orientarsi facilmente tra i vari prodotti e ricevere assistenza pre e post vendita.
Ma cosa ne pensano in realtà gli utenti di questi assistenti virtuali? Secondo una recente analisi realizzata da Capgemini Reasearch Institute, il 70% degli utenti ridurrà le proprie visite nei negozi o filiali fisiche in favore di un maggiore utilizzo degli assistenti virtuali. I consumatori apprezzano la soluzione offerta dai conversational assistant che favorisce una maggiore customer experience, tanto che oggi il 72% degli utilizzatori si dice soddisfatto di questi dispositivi hi-tech. I trend futuri sono, dunque, rivolti ad aumentare ancora di più il livello di personalizzazione offerto dagli assistenti, così da garantire un coinvolgimento che per l’utente sia simile a quello dell’interazione umana.