Una borraccia di metallo lanciata in faccia, con conseguenti lesioni e rottura dei denti. È quanto capitato a un’hostess di terra dell’aeroporto di Orio che, ignara di tutto, si è ritrovata davanti una passeggera violenta cacciata poco prima da un gate. Furiosa, ha pensato bene di prendersela con lei.
La segnalazione è arrivata ieri (domenica 5 ottobre) al nostro giornale e pone ancora una volta l’attenzione sulla questione sicurezza al Caravaggio, dove molto spesso il personale di terra è esposto alle intemperanze di utenti. Che, oltre che molto poco educati e civili, a volte, come in questo caso, possono rivelarsi anche maneschi.
Passeggera violenta aggredisce un’addetta
«La collega di stasera (il racconto è stato fatto poco dopo le 22.30, ndr) è stata colpita sulla faccia da una passeggera, che le ha lanciato una borraccia di metallo, causando anche la rottura dei denti. Il tutto avveniva nell’area accettazione alla presenza delle solite tre scarne dipendenti (personale ai minimi termini) e di nessuna guardia giurata o forza dell’ordine che presidiasse», ha spiegato l’autrice della segnalazione.
«L’aggravante è che la passeggera aveva tentato di imbarcarsi ai gate sfondando la porta, a seguito del divieto di salire a bordo, cosa che capita spesso se il passeggero arriva tardi e il volo è chiuso. Episodio evidentemente gravissimo a livello sicurezza. Era quindi stata segnalata come passeggera “unruly”, che comporta scartoffie dove si scrive quanto il passeggero sia stato “cattivo”. Moduli ignorati, che riempiono scaffali alla velocità di decine e decine al mese, e che servirebbero per fare agire l’azienda in ambito sicurezza. La donna era stata però poi liberamente lasciata andare da sola a cercare l’uscita. Arrivata al piano terra, fuori dai gate, si è recata ai banchi del check-in chiedendo un nuovo biglietto. La collega, ignara di tutto, l’ha indirizzata in biglietteria e la passeggera ha iniziato a buttare a terra le pesanti transenne e l’ha poi colpita».
«I passeggeri violenti vanno scortati fuori»
Per la lettrice che ha riportato la vicenda, dopo segnalazioni ignorate ad Ats e alla società che gestisce lo scalo, le aggressioni sono continue. «Quelle verbali non si contano più ma anche quelle fisiche non contano per nessuno. Chi lavora in aeroporto e i sindacati non sanno più a chi segnalare per essere ascoltati. Anni di richieste che si concretizzano con il domandare una sottopagata guardia fissa alla postazione ceck-in e una ai gate».
L’episodio di ieri, per la donna, è di una gravità maggiore, perché la persona che ha compiuto il gesto e ferito l’impiegata si era già fatta notare per il suo comportamento chiaramente aggressivo e pericoloso. Tuttavia, se ne sarebbe potuta andare lo stesso in giro per l’aeroporto, senza che fosse invece scortata all’uscita dalle guardie o dalle autorità.
«È già stato richiesto alle forze dell’ordine che, dopo il loro coinvolgimento a seguito di chiamate per passeggeri violenti, il soggetto non sia lasciato libero di trovare l’uscita dall’aeroporto da solo. Essendo in stato alterato, è evidente che può scaldarsi ancora, esercitando violenza su altri addetti o persone in zona. Oppure, può anche appostarsi ed attendere che l’addetto che ha gestito la sua violenza si avvii verso il lontano parcheggio buio, che dista più di dieci minuti dall’aerostazione. E chissà che potrebbe fare».