Passeggiate consentite? Il sindaco di Alzano dice no e chiede di non ascoltare il Governo
Proprio come l'assessore regionale Gallera, anche il primo cittadino Bertocchi è contrario alla circolare del Viminale: «Ho chiesto alla Polizia Locale di disapplicare l’interpretazione del Ministero dell’Interno»
di Elena Conti
Alzano non ci sta: delle passeggiate non ne vuole sapere. Dopo l’uscita della circolare sulle passeggiate, gli iscritti al gruppo Facebook “Sei di Alzano Lombardo se” hanno criticato fortemente questa misura. E, a quanto pare, il sindaco Camillo Bertocchi la pensa esattamente come loro.
Ieri sera (31 marzo) è uscita una circolare del Viminale che prevede la possibilità per un solo genitore di camminare con i propri figli minori nei pressi dell’abitazione. Questo per consentire ai piccoli di fare un po’ di attività motoria all’aperto, evitando al contempo assembramenti. Lo stesso discorso vale anche per gli anziani o gli inabili accompagnati da chi presta loro assistenza. Questa notizia, postata sul gruppo di Alzano, è stata ampiamente contestata. Il rischio, secondo la maggior parte, è di rendere vani gli sforzi fatti finora di rimanere in casa e di provocare una nuova ondata di contagi. Impossibile fare appello al buon senso delle persone: si ripeterà, sostengono, quello che attualmente succede con i cani, con persone che escono più volte al giorno con questa scusante.
Da qui l’invito a non rispettare la circolare, rimanendo a casa. Ma il sindaco di Alzano ha fatto di più. «Ho chiesto alla Polizia Locale - scrive - di disapplicare l’interpretazione del Ministero dell’Interno sulla possibilità delle passeggiate, sia perché non in grado di intervenire sull’ordinanza regionale 21.03.2020 attiva fino al prossimo 15 aprile, sia perché non in grado di incidere sull’attività di vigilanza della Polizia Locale, che resta in capo al sindaco. Chiarezza, fermezza e tempestività continuano a essere principi imprescindibili per la lotta al Covid-19 e non intendiamo disorientare i cittadini con continui cambiamenti di regole. Salvo quindi atti coercitivi superiori che dovessero essere imposti al sottoscritto, ad Alzano non si intende modificare nulla di ciò che è in vigore e la Polizia Locale sanzionerà chiunque violi le regole».
Lo stesso metodo è stato applicato anche nel vicino Comune di Nembro e a Gazzaniga: anche altri sindaci, infatti, stanno prendendo in considerazione questa azione per impedire ai propri cittadini di uscire di casa con i figli minori nei dintorni dell'abitazione.
Alla reazione pacata e ferma del sindaco di Alzano, si affianca quella più concitata dell’assessore al Welfare di Regione Lombardia, Giulio Gallera. «Quello che è successo ieri - ha dichiarato - è molto grave, questa circolare del Ministero dell’Interno rischia di dare un messaggio devastante. Noi sono sei settimane che combattiamo, non solo con infermieri e medici che poi tutti applaudiamo ai balconi e osanniamo, ma anche i dirigenti e i tanti cittadini». In collegamento Skype al programma Aria pulita ha aggiunto: «Spero che i cittadini ignorino questa folle circolare, insensata e irresponsabile e invece stiano a casa, vedremo se c’è possibilità di attivare ordinanze o altro che la vanifichino, lo valuteremo con il governatore Fontana e ragioneremo».