Patrizia Graziani: «Ripartiamo con coraggio. La scuola è luogo di speranza»
La dirigente dell'Ufficio scolastico territoriale, in vista della prima campanella, ha inviato una lettera di saluto ai ragazzi, alle famiglie, a tutto il personale del mondo della scuola e a quanti vi ruotano attorno.
Tra mille difficoltà, incertezze, polemiche e alcuni problemi di sempre, la scuola riapre. E riapre in presenza. L’anno scolastico 2020-2021 è segnato come «la scuola al tempo del Covid», che ha stravolto ogni abitudine precedente, già a partire dai banchi, dai comportamenti usuali e persino del tempo dell’intervallo o del pranzo. Ma il suono della campanella ci sarà. E puntuale arriva anche il saluto della dirigente dell’Ufficio scolastico territoriale di Bergamo, Patrizia Graziani, che ha inviato a tutti gli studenti, alle famiglie, al personale del mondo della scuola e a quanti vi ruotano attorno una lettera. «Questo nuovo anno scolastico - scrive la dirigente - è caratterizzato da una sorprendente unicità: è il primo che vedrà convivere tutti noi nella consapevolezza civile e scientifica che solo misure igienico-sanitarie ben applicate e costantemente seguite, sono la reale salvaguardia della salute propria e di tutta la comunità scolastica. Sì, la scuola al tempo del Covid è una scuola diversa».
Questi mesi sono stati intensi per quanti hanno dovuto studiare le norme, predisporre gli arredi e le aule per una presenza in classe che eviti il rischio contagio. «Dopo il lockdown - continua Graziani -, abbiamo superato il banco di prova in presenza degli esami di Stato e dei corsi di recupero. È stato un impegno condiviso dell’ecosistema scuola, costituito dalla comunità scolastica e dal territorio. È stato uno sforzo impensabile anche fino a pochi giorni prima e altrettanto piena è stata la soddisfazione condivisa di studenti, insegnanti e dirigenti, al termine degli esami. Ora le nostre studentesse e i nostri studenti ritornano finalmente a scuola per la ripresa delle lezioni. La scuola bergamasca riparte in presenza con il piede giusto, grazie agli enormi sforzi compiuti per non spezzare il filo delle relazioni e garantire continuità al prezioso ruolo educativo e formativo della scuola. I dirigenti scolastici, gli insegnanti, tutto il personale della scuola e dell’Ufficio scolastico territoriale stanno lavorando con il massimo impegno, in sinergia con le famiglie, i Comuni, le istituzioni e il territorio. Fondamentale è il lavoro di squadra, quel patto di comunità che ci fa camminare tutti nella medesima direzione pur attraverso percorsi diversi a beneficio della scuola e dei nostri ragazzi. La nostra è una responsabilità verso i giovani, un dovere che ci siamo assunti e che confermiamo in ogni nostra azione e soprattutto in tempi di crisi pandemica, economica e di valori civili».
Infine, Patrizia Graziani, lancia il suo appello: «Noi tutti vogliamo aiutare e supportare i giovani a trovare loro la migliore vita possibile in una società più giusta, sana e solidale. Desidero arrivi a tutti voi! Bambini, ragazzi, insegnanti, genitori, adulti con responsabilità educativa, cittadini e lavoratori, ripartiamo insieme e guardiamo con occhi nuovi al futuro, per renderlo migliore dopo il Covid. Affrontiamo con coraggio la paura e la sofferenza amplificate dalla pandemia. Ripartiamo dalla conoscenza, dal dialogo, dalle buone relazioni, da sani stili di vita, da una progettualità vivace che metta sempre al centro i nostri giovani, per i quali la scuola rappresenta il cuore della vita e il luogo della speranza».