dal 9 al 26 settembre

Piazza Vecchia torna a tingersi di "verde": scaldano i motori I Maestri del Paesaggio

La Green Square sarà curata da Nigel Dunnett. Per l'undicesima edizione della kermesse un nuovo tema e una ancor maggiore sensibilità verso il paesaggio e la sosteibilità

Piazza Vecchia torna a tingersi di "verde": scaldano i motori I Maestri del Paesaggio
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Un nuovo protagonista, un nuovo tema e una ancor maggiore sensibilità a favore del paesaggio e delle sue numerose sfaccettature. Il 2021 sarà un anno di cambiamenti sia per il Landscape Festival, che tornerà a colorare Città Alta dal 9 al 26 settembre, sia per Arketipos, l’associazione che organizza la manifestazione dal 2011, fresca di rinnovo del consiglio.

Al centro dell’undicesima edizione de I Maestri del Paesaggio parte, cui partecipaerà Nigel Dunnett, una delle voci più autorevoli a livello mondiale per approcci innovativi ed ecologici nella progettazione del verde, da alcuni concetti tanto fondamentali quanto non più rinviabili. Tra questi una consapevolezza condivisa e un nuovo modo di intendere e di agire rispetto al consumo del territorio.

L’undicesima edizione della kermesse

Il tema della nuova edizione del Festival sarà “From Nature to Nature (a journey in the city of the future)”, dove per “city” non si intende solo il contesto urbano ma, in modo più ampio, tutte le città possibili e ogni centro di aggregazione, dai villaggi alle metropoli.

Le parole chiave saranno ecologia, funzionalità, bellezza e integrazione armoniosa tra natura e intervento umano. Perché per salvaguardare l’ecosistema, riattivare il ciclo verde nelle terre aride, invertire la tendenza del processo d'inquinamento è fondamentale costruire il futuro agendo sul presente.

La Green Square affidata a Nigel Dunnett

Anche quest’anno centro della manifestazione sarà la Green Square: a curare l’intervento in Piazza Vecchia sarà Nigel Dunnett, professore di Planting Design e Urban Horticulture presso il Dipartimento di Architettura del Paesaggio dell'Università di Sheffield.

L’obiettivo è immaginare ambienti più naturali possibili, al contempo misurati e ideati con cura, ponderati nei ritmi e nei colori, nell’alternarsi armonico delle essenze e delle forme, gradevoli nell’interazione e contemplazione. Spazi urbani trasformati, in grado di garantire incontri con la natura e tra le persone, mantenendo le norme di sicurezza richieste dal momento.

I 18 giorni di Festival, l’appuntamento con International Meeting of Landscape and Garden, così come il lavoro di Arketipos, sono indirizzati a fornire al pubblico esperto e ai cittadini più chiavi di lettura possibili per uno sviluppo sostenibile, che possa consolidare e rendere più attive le relazioni nazionali e internazionali intessute in questi primi dieci anni.

La collaborazione con Brescia

In vista del 2023, che vedrà Brescia e Bergamo Capitali italiane della Cultura, è stato anche avviato un percorso di collaborazione con la Leonessa.

Un impegno, quello di Bergamo come Città del Paesaggio, che nasce e si ispira alla sua straordinaria conformazione, incontro virtuoso tra paesaggio e costruito, e che prosegue anche grazie ad alcuni importanti riconoscimenti. Tra questi l’inserimento delle Mura Venete come Patrimonio dell’Umanità Unesco nel 2017 e, nel 2021, il Premio nazionale del Paesaggio riconosciuto alla Valle d’Astino, promosso dal Ministero della Cultura.

Nigel Dunnett

Il lavoro di Nigel Dunnett ruota intorno all'integrazione di ecologia e orticoltura. Partendo dagli aspetti ambientali studiati in natura, trasforma i paesaggi urbani per ottenere bassi input di gestione con un forte impatto ecologico, mantenendo l’attenzione verso i valori estetici.

Un obiettivo primario di Dunnett è quello di spostare la considerazione della progettazione in ambito urbano dal ruolo decorativo a uno più funzionale, che tenga in considerazione i principali temi e le problematiche dettate dal cambiamento climatico e da un futuro sostenibile. Le sue idee sono state applicate a progetti su larga scala e il suo scopo è che questa filosofia venga sviluppata anche a favore di dimensioni più contenute.

L’impegno di Dunnett si basa su decenni di ricerca sperimentale e applicazioni pratiche realizzate nel Regno Unito e nel mondo. Ambasciatore per la Royal Horticultural Society, ex Garden Club of America International Fellow, Dunnett è autore e co-autore di diverse pubblicazioni sulla progettazione sostenibile che riguardano, in modo specifico, tetti verdi, pareti verticali e Rain Garden in cui viene posto l’accento sull’importanza nella gestione delle acque piovane.

I progetti degli ultimi anni includono: The Queen Elizabeth London Olympic Park (in collaborazione con James Hitchmough), The Barbican Centre a Londra e Grey to Green a Sheffield. Medaglia d'oro al RHS Chelsea Flower Show, nel 2018 ha vinto Landscape Institute Award per Planting Design, Public Horticulture and Strategic Ecology e Landscape Institute Fellows Prize for Most Outstanding Project.

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