la voce nel silenzio

Non dimentichiamo tutto questo: ad Albino si raccolgono filmati per fare un documentario

Il Museo della Torre di Comenduno propone a tutti cittadini di creare un archivio di testimonianze nel periodo del Covid-19. Mandate i vostri filmati di massimo 3 minuti su quarantena, vita di comunità, futuro. Le cose più belle o quelle più brutte

Non dimentichiamo tutto questo: ad Albino si raccolgono filmati per fare un documentario
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di Fabio Gualandris

L’associazione del Museo etnografico della Torre di Comenduno ha pensato a un progetto da proporre a tutti cittadini di Albino: creare un archivio di testimonianze degli albinesi nel periodo del Covid-19, chiamato “Albino 2020. La voce nel silenzio”. «Stiamo vivendo un momento storico molto particolare - racconta un membro dell’associazione nel presentare il progetto - che modificherà le vite di tutti noi albinesi, certamente già cambiate in queste settimane: i ragazzi a casa da scuola e molti di noi dal lavoro; il non potersi muovere liberamente; l’isolamento forzato; la distanza da molte persone a cui vogliamo bene; la malattia e le morti; il cambiamento delle nostre abitudini e dei nostri pensieri; la rinuncia a molte attività che ci piace fare».

Come nasce questo progetto?
«Da una doppia esigenza. Una prima storico-museale: creare e raccogliere documentazione di un evento che resterà nella memoria storica e collettiva della nostra città. Penso che tutti ci stiamo rendendo conto che in questi giorni si sta facendo la Storia, quella con la S maiuscola, quella che le generazioni successive studieranno».

«La seconda ha un carattere più associativo. Vogliamo dare voce alle persone, alle nostre persone, in un momento in cui le relazioni interpersonali sono forzatamente venute a mancare. Questa situazione ci ha privato dell’incontro, della voce, degli sguardi, persino dei nostri compaesani e non possiamo lasciar scorrere tutto ciò come se niente fosse. Sentiamo il dovere di tenere insieme la nostra convivenza».

Cosa proponete?
«Di realizzare dei brevi filmati di 1, 2, 3 minuti al massimo, fatti con il semplice supporto del telefonino, così da non dover costringere alcuno a contatti diretti. Si chiede una testimonianza libera che segua tre focus di racconto: chi sei e cosa stai facendo in questa quarantena; come stai vivendo questo evento, qual è il sentimento che stai provando e che vuoi raccontare (può essere il più pesante o quello che ti alleggerisce, il più bello o il più brutto); come senti la tua comunità di vita, cosa pensi che vada fatto insieme, quali indicazioni ti dà questa esperienza per quando l’emergenza sarà passata, da dove dobbiamo ripartire».

Qual è l’invito che fate a ognuno?
«Di contribuire a questa iniziativa. Crediamo che sia un impegno di pochi minuti, ma che possa davvero dare un contributo alla storia di Albino e alla nostra comunità. La proposta vuole essere orizzontale, quindi l’invito a partecipare al progetto può essere aperto a tutti i conoscenti di ognuno. Sarebbe certamente interessante raccontare la testimonianza di persone di diverse fasce d’età e delle diverse comunità del territorio albinese, con attenzione particolare a giovani e anziani, soprattutto i più soli ed esposti».

Come utilizzerete i materiali raccolti?
«Verranno pubblicati integralmente sulla pagina Facebook dell’associazione. Pensiamo poi di fare una sintesi di tutti i contributi in un unico video documentario che verrà restituito alla comunità. Nel caso uno preferisse la forma testuale al filmato, accetteremo anche questo tipo di testimonianza. Sono graditi anche video parlati in dialetto, per chi ce l’ha come lingua prima e preferisce. Facciamo un appello quindi, a tutti gli albinesi affinché contribuiscano a questo racconto, registrando e inviando il filmati».

Avete consigli per facilitare la realizzazione del contributo?
«Segnarsi una scaletta dei punti da affrontare, così da non creare video completamente non pertinenti. Anche perché questo potrebbe rappresentare un’elaborazione delle cose che si vogliono maggiormente sottolineare. Inoltre, considereremo confermato l’assenso all’utilizzo del materiale da parte del realizzatore del contributo video, nel momento stesso in cui il materiale ci verrà consegnato. Il materiale non verrà sicuramente utilizzato per finalità diverse da quelle precedentemente dette».

Dove vanno inviati i contributi video?
«I materiali realizzati potranno essere inviati tramite WhatsApp ai numeri 346 7288860 e 347 6953251, oppure tramite mail all’indirizzo museotorre.comenduno@hotmail.it».

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