Maran e Gasperini i veri nomi

Perché non sarà Prandelli

Perché non sarà Prandelli
Pubblicato:
Aggiornato:

Il prossimo allenatore dell’Atalanta non sarà Cesare Prandelli. Nonostante la prima pagina di alcuni importanti giornali e la presa di posizione netta da parte di parecchi colleghi, la candidatura del tecnico di Orzinuovi è stata fin da subito troppo pubblicizzata per essere vera: nonostante le suggestioni e il passato a Bergamo, l’ex mister della Nazionale non è nelle mire della dirigenza nerazzurra e probabilmente, in questo momento, non rappresenta nemmeno il profilo adatto. Scoprire chi è il vero obiettivo dei dirigenti atalantini non è affatto semplice, le strategie le conoscono fino in fondo solamente il presidente Antonio Percassi, il figlio e amministratore delegato Luca Percassi e il direttore tecnico Giovanni Sartori. Sono loro che hanno parlato con Reja chiedendo tempo, sono loro che stanno ragionando sul futuro e sono sempre loro che nei prossimi 3-4 giorni romperanno gli indugi per scegliere la guida tecnica della squadra. Che sia la conferma di Reja o un nuovo mister, presto sapremo tutto.

Intanto nella giornata di venerdì 20 maggio un nuovo tassello s'è aggiunto all'intricato puzzle: il sito del giornalista Alfredo Pedullà ha reso noto che il dt Sartori avrebbe pranzato con Rolando Maran, attuale tecnico del Chievo Verona. Maran, come raccontiamo da tempo noi di BergamoPost, è uno dei nomi che la società nerazzurra sta vagliando per il futuro. Se veramente c'è stato questo pranzo, il tecnico degli scaligeri balzerebbe in pole position nell'ipotetica successione di Reja, sempre che Percassi decida di salutare l'allenatore friulano.

 

FIGC Unveils New Coach Cesare Prandelli

 

Perché non sarà Cesare Prandelli. Anche Pedullà, però, continua a parlare di un Prandelli vicinissimo alla Dea. Eppure, nonostante la grande considerazione della proprietà e il rapporto che lega le parti, la candidatura di Prandelli non è mai stata e non è nemmeno oggi quella ideale. Il fallimento azzurro ai Mondiali di Brasile 2014 e la successiva esperienza tutt’altro che positiva in Turchia hanno fatto uscire l’allenatore bresciano dai radar del grande calcio. La prima pagina della Gazzetta dello Sport di qualche giorno fa con il nome di Prandelli in bella vista, prepotentemente associato all’Atalanta, era sembrata già molto strana e la ridda di voci delle ultime ore che volevano addirittura imminente la firma (ne ha parlato il Tg5 mercoledì alle 13.30) non hanno fatto altro che aumentare le perplessità.

Dall’Atalanta non trapela mai nulla in merito alle strategie di mercato, possibile che un’informazione così delicata e diretta sia arrivata su tutti i giornali? Possibile che Prandelli non risponda al telefono da giorni nemmeno per smentire? È plausibile che con 4,5 milioni di euro garantiti dal Galatasaray da qui a giugno 2017, il tecnico accetti di ripartire da Bergamo per guadagnare meno di un quarto di quei soldi e senza nessuna possibilità di puntare subito ad un piazzamento europeo? Collimano le sue possibili richieste con una realtà che ogni anno deve mettere in conto una cessione importante per far quadrare i conti? Tante domande, una sola risposta: la candidatura di Prandelli è stata quasi esclusivamente mediatica.

 

Prandelli-in-Ata-Ud-740

 

Le voci non esistono, da Zingonia solo silenzi. Il punto centrale del ragionamento è questo: da Zingonia, non esce nessuna voce. E quando diciamo nessuna, intendiamo esattamente quello. Zero conferme, zero “può essere”, nessun indizio. Ci stiamo provando più o meno tutti, da giorni, ma basta leggere i vari quotidiani per capire come non ci sia una traccia comune. Prima della fiammata (infondata) relativa a Prandelli, praticamente ovunque si parlava di un ventaglio di ipotesi. Con il passare dei giorni, il numero dei candidati è aumentato e questo è un segno evidente di come non ci siano informazioni ben definite da seguire e approfondire. Per la verità, anche il silenzio è un chiaro segnale della strategia nerazzurra. Discorso Reja a parte, se nessuno ha il nome buono e lo spende sul giornale significa che l’Atalanta sta aspettando di affondare per il vero obiettivo che ha in mente. Se questo non è ancora stato fatto, significa che il mister desiderato dai dirigenti nerazzurri per il prossimo corso non è libero. Dunque non era Iachini, non sarà una scommessa in arrivo dalla serie B e tantomeno un nome straniero. L’Atalanta, per i prossimi 2-3 anni giocherà una partita doppia: in campo la salvezza, fuori l’acquisto e la ristrutturazione del nuovo stadio che potrebbe terminare nell’estate del 2019. Vietato sbagliare, ogni serie A vale 32 milioni di euro.

 

345115_778472_prandelli3_13645489_cougar_image

 

La situazione aggiornata delle panchine. In attesa della finale di Coppa Italia, il panorama delle panchine di serie A si sta delineando. A Udine è andato Iachini, alla Sampdoria resta Montella, al Torino c'è l'ipotesi Mihajlovic e alla Lazio potrebbe andare proprio Prandelli. Per il Genoa c’è l’emergente Juric, l’Empoli ha scelto Martuscello, al Crotone andrà il mister del Cesena Drago mentre a Bologna sembra sfumata l’ipotesi di una partenza di Donadoni. Delle squadre di Serie A, posto che il Cagliari resti con Rastelli, rimangono solo da confermare la panchina del Chievo (il presidente Campedelli vorrebbe tenere Maran, ma il tecnico ci sta pensando, come dimostrano gli abbocchi con la Samp e soprattutto quelli con la Dea) e proprio quella dell’Atalanta con Reja che è in stand-by.

Dunque, dal giro delle panchine di Serie A rimarrebbero fuori Gasperini (in rotta con il Genoa), Giampaolo (liberato dall’Empoli), De Canio (non confermato a Udine) e Gigi Del Neri, che dopo la retrocessione con il Verona non rimarrà sulla panchina dell’Hellas. Proprio Del Neri, negli ultimi giorni, è stato avvistato più volte a Bergamo ma questo non è un segnale significativo visto che l’ex allenatore nerazzurro è grande amico di Giuliana della Trattoria D’Ambrosio e le sue cene ai piedi di Città Alta sono frequenti.

 

rolando-maran

 

Gasperini, Giampaolo, mister X e Reja. Considerando che comunque il mercato è in evoluzione e che dunque tutto può cambiare, possiamo ridurre la lista delle opzioni a 4 possibilità. Il tecnico del Genoa e quello dell’Empoli sono i due nomi più interessanti, ma ci sta che possano anche aspettare il Milan: certamente non ci potranno andare entrambi e quindi uno sarà libero. La conferma di Reja è possibile ma (forse) solo in caso di mancanza di alternative e poi c’è sempre un mister X che, considerando i silenzi di Zingonia, potrebbe saltar fuori. Se qualche tifoso si sentisse preoccupato dopo aver letto che Prandelli non verrà a Bergamo, è bene che consideri un aspetto gratificante per chi ama l’Atalanta. Nel panorama calcistico italiano, per allenatori e giocatori, Bergamo è considerata una piazza importante. Ci sono tecnici che si sono proposti con forza nel recente passato (ad esempio Pippo Inzaghi e Ventura) e questo testimonia come la Dea sia ambita. Non resteremo senza allenatore, serve solo ancora un po’ di pazienza fino a quando i Percassi romperanno gli indugi.

Seguici sui nostri canali