Pestaggio di Caravaggio: il ragazzo aggredito sotto i ferri per 16 ore
Due interventi chirurgici in poche ore. Le condizioni del 23enne restano critiche. Proseguono le indagini dei carabinieri
Sedici ore sotto i ferri. Sono ancora critiche le condizioni del ventitreenne aggredito a Caravaggio e rientrato a casa nella notte dello scorso 14 settembre in una maschera di sangue.
Il ragazzo ha subìto in questi giorni importanti e lunghe operazioni chirurgiche. Giovedì 22 settembre, come riporta il Corriere Bergamo, sono state otto le ore d'intervento chirurgico per il giovane e altrettante quelle di ieri, venerdì 23, per ricostruire le orbite e il naso, nonché ridurre gli ematomi alla testa.
Ora il giovane, che come aveva detto la madre «ha compiuto i suoi ventitré anni in un letto di ospedale» rimane in coma farmacologico e in terapia intensiva all’Ospedale Papa Giovanni XXIII di Bergamo.
Nel mentre, emergono nuovi dettagli sull’aggressione, che inizialmente sembrava poter essere avvenuta in via Pirolo. La madre, fin da principio, aveva ritenuto questa ipotesi poco probabile. I Carabinieri di Caravaggio stanno passando al vaglio gli avvistamenti di quella sera, nella speranza di riuscire a ricostruire con esattezza il percorso compiuto.
Il giovane è stato notato nella zona delle elementari quindi in Piazza Locatelli, in piazza Garibaldi e infine in piazza Ceppo. Se il percorso resta ancora poco chiaro e anche il luogo del pestaggio rimane un mistero, una certezza c’è: le ferite non sono state causate da una caduta in bici, come il ragazzo stesso avrebbe detto prima di perdere conoscenza, ma da un pestaggio estremamente violento, come scrivono i colleghi di Prima Treviglio, a calci in faccia.
Il giovane, barcollando, è riuscito a trascinarsi fino a casa, in vicolo Brigatti dove da poco si era trasferito con la madre.
Il ventitreenne è conosciuto come un ragazzo dal passato problematico. Dopo aver vissuto in via Valle, nel novembre scorso si è spostato in un appartamento al secondo piano di un caseggiato del centro storico.
A soccorrerlo sono stati i vicini. Poco dopo, anche la madre, che non si trovava in casa, rientrando ha notato l’ambulanza e ha scoperto che il figlio era in fin di vita. Sconvolta, tutt’ora non sa spiegare cosa possa essere successo quella notte.